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«Anterem» n. 91: “L’altrove dell’erranza”. Una nota di Paolo Steffan

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«Anterem» n. 91 – “L’altrove dell’erranza”

«Anterem», punto di riferimento editoriale per gli amanti di letteratura e filosofia, è nel suo genere una delle riviste più longeve a Nordest: fondata nel 1976, ha appena compiuto i suoi primi 40 anni. Dopo lo speciale numero 90, per continuare a festeggiare questo quarantesimo è bastato confermare anche stavolta l’alto profilo dell’uscita semestrale, giunta oggi al numero 91.

Straordinario è già il tema di questo elegante fascicolo: «L’altrove dell’erranza». Come di consueto, l’annuncio di un tema è in realtà il tratteggio di un fil rouge che, più o meno in evidenza, scopriamo legare gli eterogenei contributi ospitati su «Anterem», a partire dai contenuti dell’elegante prosa dell’editoriale a firma di Flavio Ermini (disponibile anche in pdf: qui).

La citazione di copertina di questo numero è tratta dalle rime petrose di Dante: Così nel mio parlar voglio esser aspro. Quello “petroso” è un momento di passaggio per Dante, che dalla giovane esperienza stilnovistica della Vita nuova si proietta verso il monumentale cammino della Divina commedia. Nei testi “aspri” delle Rime ci si trova in un «altrove» rispetto alla giovinezza di Dante: in questi versi duri e oscuri, se guardiamo nell’insieme la sua opera poetica, ce lo figuriamo nel buio dell’«erranza» o ‒ come diremmo oggi ‒ in uno stato confusionale.

L’erranza si prefigura da subito come una condizione familiare ‒ in negativo ‒ al nostro vivere odierno, ma ci apre per contro alla riflessione sugli stimoli che ‒ in positivo ‒ dall’erranza stessa possono risorgere. L’incertezza che ci turba può partire dalla mera mutevolezza tipica del sogno, in un continuo «variare, trascorrere, crescere», come leggiamo in una delle belle Variazioni di Michael Donhauser antologizzate nel n. 91; l’atmosfera è confermata nell’ambientazione notturna dei frammenti poetici di Alejandra Pizarnik, tra i quali leggiamo un passo rivelatore: «Al nero sole del silenzio le parole si doravano». Un percorso ambiguo e apparentemente ossimorico, dove i contrasti però coesistono, spiegandoci di continuo l’altrove in cui siamo in ogni momento, alla ricerca di un «riscatto», di un «giardino di lillà» che è sempre «dall’altro lato del fiume, non questo ma quello» e, a suo modo, in ossessiva erranza di luogo, di pensiero, di voce. E la voce ci avvicina, per vibrazioni, all’inside language delle raffinate e forti poesie di Nicole Brossard, che dall’enigma ci portano ai gesti fantasmatici «d’ombre incavate e docili». Variazioni, parole, ombre: l’errare muta di significato e si colora nuovamente di ambiguo. Su questa via, giungere a Giacomo Leopardi è quasi un obbligo (con un saggio di Alberto Folin), in un’altalena di sensi nella quale «errare / è vagare e sbagliare» (Enrica Salvaneschi).

Nel mezzo del nostro errare, l’importante è però istradarsi lungo un percorso, per quanto irto di dolore e di errore: un percorso che passa fatalmente per la perdita dell’innocenza ‒ come ci racconta dal suo “altrove” Carlo Sini ‒ e che può anche avvicinarci a una «estetica ascesi (…) ascesi nei sensi e dei sensi» che scopriamo ‒ coi versi di Ida Travi e di Paul Celan ‒ essere «dialoghi con cortecce d’albero». E gli alberi ritornano in più pagine, silenziosi, attraverso le «radici vene» di Albiach, i fogliosi «pensieri d’alberi» di Camillo Pennati, il ventoso «scarto delle foglie» di Mara Cini, il «volo rallentato delle foglie» di Ranieri Teti, gli «echi / di scosso fogliame» di Marco Furia, «gli alberi / e la loro lezione invernale» di Bernard Simeone. Gli alberi come testimoni dell’errare, fervidi rami di ciliegio che danno colore, dentro la predominante ambientazione notturna di questo numero stupefacente di «Anterem».

[Annoto che, oltre a quelli degli autori citati, su «Anterem» n. 91 sono ospitati importanti testi di Emily Dickinson, Sandro Ciurlia, Federico Vercellone, Carlo Penco, Remy de Gourmont e Rosella Prezzo: non sono riuscito a citarli solo per motivi di spazio e non di valore.]

© Paolo Steffan


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