
Vidi dal treno
Vidi dal treno un’alta casa nuova
sola a specchiarsi coi pioppi nel fiume.
Strazio mi prese d’esser adulta e desiderio
m’avvolse: di amarene e di voci infantili
a mazzolini nel canto del girotondo.
Ancora vibra a quadretti sul fiume
l’anima che lasciai alle finestre
dell’alta casa ignota.
A quelle sue finestre tutte accese
nel primo violetto della sera
per una invisibile festa o forse
in onore del mio compianto di me.
© Livia De Stefani in Poesie in diesis in Viaggio di una sconosciuta (Roma, Cliquot, 2018).