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I poeti della domenica #474: Gabriela Fantato, i tre gradi dell’invocazione
Continua a leggere: I poeti della domenica #474: Gabriela Fantato, i tre gradi dell’invocazionei tre gradi dell’invocazione signora di ogni angolo acutomadre degli acciaccati ai fianchi(di tutti quelli che hanno un foroaperto a picco dentro al mondo)vieni con le braccia a tenaglia e lattealle molte mammelle sorella di una polvere a tastoniche copre dal freddo chiara ogni feritadammi quel niente della linguanel sangue che mi scorre(il tuo…
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I poeti della domenica #473: Gabriela Fantato, figlia di un giorno
Continua a leggere: I poeti della domenica #473: Gabriela Fantato, figlia di un giornofiglia di un giorno la bambina siede all’incrocio apertoai tubi profondi e gocce salatesiede al silenzio intubataappesa in un filo di zucchero(il lupus le ha preso la facciaquella tonda piega-bambinamentre si gonfia il cervello di stelle) resta soltanto una madre a cantarela notte, inventando acini dell’uvamatura come l’estate di alloracome l’arte antica che falotta…
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I poeti della domenica #472: Amelia Rosselli, “Moristi anche tu…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #472: Amelia Rosselli, “Moristi anche tu…”Moristi anche tu; o volesti morire, ione seppi notizia prima di morirne, semmaifosti tu a darmela. Ho la noia per traguardo, e la colpaper retroguardia. Tangente diviso, sono grottesca staserae gli orologi con i loro molti oggettinon si stancano di guardare… da Documento, ora in Amelia Rosselli, L’opera poetica, a cura di Stefano Giovannuzzi, Mondadori,…
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I poeti della domenica #471: Amelia Rosselli, “Mio angelo, io non seppi mai quale angelo…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #471: Amelia Rosselli, “Mio angelo, io non seppi mai quale angelo…”Mio angelo, io non seppi mai quale angelofosti, o per quali vie storte ti amaio venerai, tu che scendendo ogni gradinosembravi salirli, frustarmi, mostrarmiuna vita tutta perduta alla ragione, quandofacesti al caso quel che esso riprometteva,cioè mi lasciasti. Non seppi nemmeno perché tra tanti chiarorieccitati dell’intelletto in pena, vifurono così sotterranee evoluzioni d’unaccordarsi al…
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I poeti della domenica #470: Angelo Maria Ripellino, “Anche l’amore folle si consuma…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #470: Angelo Maria Ripellino, “Anche l’amore folle si consuma…”Anche l’amore folle si consuma,come un cero che bruci dai due lati.E poi si scatena il concerto della maldicenza,con nasi paonazzi vien fuori da un muro di brumail bloemencorso delle chiacchiere fanàtiche.Nere beghine assalgono la stregadai lunghi capelli di fieno, gettandolain un maleolente canale di Bruges o di Kampa.Tutta una corte dei miracoli, una…
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I poeti della domenica #469: Angelo Maria Ripellino, “Una città barocca si gonfia sino alle stelle…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #469: Angelo Maria Ripellino, “Una città barocca si gonfia sino alle stelle…”Una città barocca si gonfia sino alle stellecoi carciofi verdognoli delle sue cupole,con le sue sante bambole che ormai si spellano,con le sue obese e spumose casupole,con la sua pietà vedovile ma scaltra,con le sue gonnelle a paniere,coi suoi fianchi pienotti.Non Praga, ma un’altra,anch’essa riflessa sulle gote dei gotti.La guardo da vecchi caffè affumicati,dove…
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I poeti della domenica #468: Milo De Angelis, Idroscalo
Continua a leggere: I poeti della domenica #468: Milo De Angelis, IdroscaloIdroscalo Il ragazzo che si tuffain un crawl potente e urta un sasso…… la ciocca insanguinata…… la giovinezza prese la formadi un passo oscuro, di una rosaappesa alla finestra“salvami, padre, da quest’ora dolorosa”la gente saliva, scendeva, cercavauna fune, una cosaqualsiasi, sputava, gettava in acquail suo fazzoletto, ciascunoparlava all’orecchiodi un altro, dicevaDio non ha più…
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I poeti della domenica #467: Milo De Angelis, Telegramma
Continua a leggere: I poeti della domenica #467: Milo De Angelis, TelegrammaTelegramma La finestra è rimasta come prima. Il freddoripete quell’essenza idiota di rocciaproprio mentre tremano le lettere di ogni parola.Con un mezzo sorriso indichiuna via d’uscita, una scala qualunque.Nemmeno adesso hai simboli per chi muore.Ti parlavo del mare, ma il mare è pochi metri quadrati,un trapano, appena fuori. Era anche, per noi,l’intuito di una…
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I poeti della domenica #466: Giorgio Orelli, Le anguille del Reno
Continua a leggere: I poeti della domenica #466: Giorgio Orelli, Le anguille del RenoLe anguille del Reno Le anguille che ci arrivano dal Renosono dure a morire. Stimolatedal pescivendolo s’agitanonerastre in scarso ghiacciotra un bianco di polistirolo.Il compaziente fatto compratorene chiede due. Le pesa una donnache a un tratto grida: è scappata.Con un guizzo più certo la più piccolaè balzata dal piatto sul porfidodella piazza, ma è…
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I poeti della domenica #465: Giorgio Orelli, Nello stesso giorno
Continua a leggere: I poeti della domenica #465: Giorgio Orelli, Nello stesso giornoNello stesso giorno I A furia di aggirarsi senza furiasu muri secolaridue ragni dalle gambe lunghesi sono incontrati macolpiti da luce improvvisasi sono accorti di non essere chele proprie ombre.Separati, ora stannoimmobili, molto simili a incertedita. II Sospesi a un filo di bavache un ramo ignaro reggelumache non ancora proprioconsostanziatea un niente oscillandospermentiamo…
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I poeti della domenica #464: Lorenzo Calogero, Se leggera ti voglio
Continua a leggere: I poeti della domenica #464: Lorenzo Calogero, Se leggera ti voglioSe leggera ti voglio Se leggera ti voglio non è mattinache non si vede, non è sanguinantecol passo il tuo labbroche si avvicina. Donde provengaparvenza non vera dell’albagelida non so. Tuo è il suo orgoglio,inquinato ricordo che più non si scorgeo l’esilio nel suo passato o uno spiraglionel vuoto, perché se non più si…
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I poeti della domenica #463: Lorenzo Calogero, Può darsi
Continua a leggere: I poeti della domenica #463: Lorenzo Calogero, Può darsiPuò darsi Può darsi che il grido disperato del tempo ti giunga,ma non mettere me fra le altre cose odorose.Una rupe di silenzio sulle cime del dolore immotocome un masso si sgretola su cui si consuma,rovina e frana l’erba del tempoe vagano mani ombrose. Accantoerano i tuoi ginocchinei silenzi che squillano. Altri esseri morivanoin…
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I poeti della domenica #462: Giovanni Giudici, La cortina di ferro
Continua a leggere: I poeti della domenica #462: Giovanni Giudici, La cortina di ferroLa cortina di ferro La bella mattina di soleUn appena passato d’amore. E tu già di là io di quain due aspettando una fine. E il treno che sul confinesi mosse a un piccolo trotto. Presburgo – appena invisibilea un tiro di schioppo. da O Beatrice [Mondadori, 1972], in Giovanni Giudici, Poesie 1953-1990, v., 1,…
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I poeti della domenica #461: Giovanni Giudici Il prezzo del sublime
Continua a leggere: I poeti della domenica #461: Giovanni Giudici Il prezzo del sublimeIl prezzo del sublime Mi domandi se potrai.Mi domando se potrò.Io sarò – non sarai.Tu sarai – non sarò. Per noi sarà quello che non potremo.Quello che non saremo su noi potrà. Non-tu non-io noi -remo. Ma contro la specie che siamo orgoglio estremoverbi avvento al clinameche ci rotola a previste taneumanamente inumanepersone del…
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I poeti della domenica #460: Goliarda Sapienza, “La sera ripensa il giorno…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #460: Goliarda Sapienza, “La sera ripensa il giorno…”La sera ripensa il giornoassomma le oredi luce. Cercadi ordinarel’insensato cadere dei colorila chiave d’una vita che durasolo dodici ore. Goliarda Sapienza, Ancestrale, La Vita Felice 2013
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I poeti della domenica #459: Goliarda Sapienza, “A te che hai gli occhi…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #459: Goliarda Sapienza, “A te che hai gli occhi…”A te che hai gli occhiazzurrie i gesti lentie ti guardi le mani e non mi vedinon restarmi vicinanon cercaredalla sabbia calorecon quel gestoche i miei sensi rallentae il mio sanguetrascinain tramortite nostalgie. Goliarda Sapienza, Ancestrale, La Vita Felice 2013
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I poeti della domenica #458: Mario Stefani, Nel mio portone
Continua a leggere: I poeti della domenica #458: Mario Stefani, Nel mio portonenel mio portone spariscono inghiottiti ragazzi bellissimi poi ne escono alleggeriti e felici Mario Stefani, in Murrine, Venezia, Libreria editrice Cafoscarina, 1986 (edizione di riferimento)
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I poeti della domenica #457: Mario Stefani, Maledetta sia la bellezza dei ragazzi
Continua a leggere: I poeti della domenica #457: Mario Stefani, Maledetta sia la bellezza dei ragazzimaledetta sia la bellezza dei ragazzi il mio borsellino è sempre vuoto per loro per accarezzare la loro carne di sogno e il cuore ne soffre e s’innamora disperatamente oh quest’inganno imperituro quanto mi costò caro! tutta la mia vita ho perduto accecato e umiliato dietro l’immagine di un dio irraggiungibile e crudele! sfugge…
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I poeti della domenica #456: Nella Nobili, L’uomo è solo
Continua a leggere: I poeti della domenica #456: Nella Nobili, L’uomo è soloL’uomo è solo. Dove Può andare a morire. La sua Solitudine lascia . Indifferente l’universo. © Nella Nobili, Ho camminato nel mondo con l’anima aperta, a c. di Maria Grazia Calandrone, Milano, Solferino, 2018.
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I poeti della domenica #455: Nella Nobili, Io mi perdo, sono concreto
Continua a leggere: I poeti della domenica #455: Nella Nobili, Io mi perdo, sono concretoIo mi perdo, sono concreto Ma tu che sei sostanza tienimi fermo Girami intorno, rompi questo limite Di tempo, di misura, questo spazio Che non è vuoto, che non si frantuma Che non si perde, che non ha riposo E che ritorna come tu ritorni Sensibile a noi, più sensibile Di questa stessa luce,…