Dormiveglia
Ma taci per sempre non ripetermi
che non questa è la vita
dubitosa sempre a metà
tra un temporale e una tenerezza.
Lascia che a funestarmi sia un’iride
con gli occhi verdeagro di lei incruditi
e un torbido di marcescibili amicizie…
Non so non importa se l’autunno
con la sua larvalità
arrubinata potrà trafiggermi
. – sul baratro di quale
vertiginoso più definitivo inverno
…Ma vi sia un attimo di grazia
di non voluttuosa pietà
non nel dolore solo ma nella malattia
di sentirsi per sempre fuori della grazia.


Una replica a “I poeti della domenica #438: Ferruccio Benzoni, Dormiveglia”
L’ha ripubblicato su Matteo Mario Vecchio.
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