L’ACROBATA
Didascalia per una silhouette
Da tetto a tetto il canapo è teso.
Leggero e sicuro l’acrobata avanza.
Nelle mani un’asta lo fa bilancia,
la folla da giù alza il naso all’insù.
Si piglia, bisbiglia: “Adesso cadrà!” –
ciascuno con ansia attende qualcosa.
A destra: una vecchia sbircia dalla finestra,
a sinistra: un balordo col gotto di vino.
E il cielo è limpido, solido il canapo.
Leggero e sicuro l’acrobata avanza.
Ma se, scivolando, cadrà il giocoliere,
e falsa la folla farà un segno di croce –
poeta, tu passa con volto incurante:
non vivi forse dello stesso mestiere?
1913, 1921