– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 15 agosto 2018 da redazionepoetarum
Tèndere s’arcu:
in cale diressione?
crèschere intro a unu focu
?
Tendere l’arco:
verso quale direzione?
crescere dentro un fuoco
?
Míliu che lampizu
zubale d’umbras
Balenante belato
giogo d’ombre
La carta la tana
la ratio contraria
Alice e lo speculum
nel viaggio combusto
capo-volti profili calchi abrasivi
orecchie in corsa
consola la selva smarrita
Canuto sentiero e canto
una stella e
all’improvviso la siepe
dove va quell’unica certezza
in questa sera così incerta
che riflette andatura e acqua?
Quale strato o naufragio
ci spinge a uscire dalla nostra
lingua di terra pelle delle parole
ci avvolge la perdita pura, il seme
vastità senza ritorno
non più abitabile il giorno
il suo firmamento insonne e
l’inganno del corso incerto dei rami
impossibilità del varco
lo svanire della notte
la sua balbuzie sparsa
nella sovranità circolare
L’enigma dell’Angelo
lìmbica cadenza di nubi
trapasso
grani-lunario i nostri morti
natura tardiva di prodigi
l’abbaglio che flette
Categoria: Anna Maria Curci, poesia, poesia contemporanea, poesia dialettale, poesia italiana, poesia italiana contemporanea, PoEstate Silva, redazione, RubricheTag: edizioni Cofine, Maria Grazia Cabras, poesia in due lingue, PoEstate Silva
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