, , , , , , , ,

Inediti di Danilo Mandolini

DA ANAMORFICHE
di © Danilo Mandolini
(di prossima pubblicazione)

* * *

Da I. – PSICHEDELIE DEI RUMORI, DELLE VOCI, DEI SUONI E DEI SILENZI

* *

Da Psichedelie dei rumori, delle voci e dei suoni – Uno

 

Il vuoto
non si vede ma
spesso si sente.

Il vuoto
ha più voci ma
è trasparente.

 

*
1. 7 x 12

Da sola la finestra
si chiude nel rimbalzo
seriale di più colpi
dal vento provocati
(nel vento custoditi
a mo’ di sedimenti
d’un tempo residuale).

Le stanze rovistando
in cerca di se stesso
quel soffio senza meta,
poi, soltanto per un po’
duro resta addosso.

 

*
Cigolano gli anni avanzando,
quasi sussurrano passando
sotto l’ampia volta in ombra
che ogni singola presenza ‒
………….ogni singola vita ‒
inconsapevole delinea.

E un segno lasciano,
questi spazi colmi di tempo;
lasciano
come una traccia lieve per dire,
per rammentare che a lungo
anche nel moto dell’aria persiste
lo stesso arrancare degli anni,
lo stesso esiguo clamore
che torna
dopo aver compiuto
(incolume cometa)
un’orbita completa.

 

*
I cavi dell’alta tensione,
tesi e comunque ricurvi
verso il basso,
ritagliano lo sfondo delle nubi
in lunghe porzioni di grigio.

Anche muniti,
immaginiamo,
d’un paio d’ali artefatte
più o meno salvi si può sostare,
lì sopra, rannicchiati
al fianco l’uno
del più prossimo fianco
dell’altro.

è solo da un punto così alto,
è solo così ‒
…………..vigili, immobili,
…………..senza riposo sorvegliando ‒
che si è capaci di percepire
il sordo gemito che gli uomini
rinchiusi nelle auto fanno
sfrecciando poco sotto.

(e altri vagano, sì,
scivolando invisibili
appena poco sopra)

 

* *
Da Psichedelie dei silenzi

.

Stoccolma, la sindrome…

Potessi percepirlo
almeno una volta
lo scricchiolio che il divenire fa
quando m’abbraccia,
quando a sé mi stringe
per ritornare ad essere
infine
il mio percepire di sempre.

E insieme si trasla, così, tutti
affannati ad allestire
un presente sospeso ‒
……………come neutralizzato ‒
tra ciò che è già stato e che presto
o tardi si dissolve
e lo schianto che sarà e che ora
non si conosce.

Di questo sussistere mite
che puntuale m’imprigiona io
ancora m’invaghisco.

 

*
Ordinaria metafisica
del supporsi altrove
è il solo desiderare
l’esistenza di quel soffio afono
che genera le nubi;
è immaginarlo là,
distante, proprio laggiù ‒
………….come disperso ‒,
nell’identico luogo
(stesse coordinate),
nel medesimo sguardo
in movimento
in cui le luci gialle
d’una nave passeggeri al largo
senza spegnersi si spengono
semplicemente allontanandosi.

 

* *
Da Psichedelie dei rumori, delle voci e dei suoni – Due

.

è
una rapida ‒
……………ripida ‒
successione di cedimenti,
di crepitii brevi e netti…
Il ghiaccio
che nel liquido si scioglie, che,
così, per sempre perde
tutto il suo essere contingente.

 

*
Milano: metro linea gialla.

Il binario; l’altoparlante…
L’altoparlante parla, alto,
parla con tono alto
(categorico),
parla, non ascolta e dice;
dichiara con voce di donna:
( … )
«Non è permesso piangere, qui!»*

* Dal lungometraggio Closer (diretto da Mike Nichols e tratto dall’omonima pièce teatrale di Patrick Marber). Si tratta del dettaglio da un dialogo tra Alice/Jane (Natalie Portman) e Larry (Clive Owen) nella scena del night club.

* * *

Da II. – ALTRE PSICHEDELIE

* *

Da Crocivia (quindici blasfemie in loop)

 

12.
[non è tanto, o solo,
. l’opportunità di disporre
.  di un’esistenza dopo la morte
.   che c’interessa, quanto,
.    piuttosto, l‘eventualità, in vita,
.     di poter morire, di scomparire ‒
.      senza accorgercene ‒
.       anche più d’una volta.

.        (occasionalmente, diremmo)

.          Annotatelo, per favore]

 

14.
[dacci un po’ di nulla,
. dacci tutto il nulla,
.  dacci il tuo, di nulla,
.   concedici, regalaci una porzione
.    abbondante ‒ almeno adeguata ‒
.     di nulla.

.      (null’altro, senz’altro, vorremmo)

.        In questo stesso nulla,
.         però, poi
.          come noi annullati]

 

* *
Da Offertorio speciale (nove bizzarrie impoetiche)

.

SUPER COAL

Quattro mongolfiere scarlatte,
di quattro grandezze diverse.

Mozzarella, pasta, vino, zucchero…
Tant’altro ancora, è ovvio,
perché alla COAL,
ormai è assodato,
«C’è solo convenienza».

1 + 1 è scritto, in bianco
e in grande, sulle pareti
a picco delle mongolfiere.
1 + 1,
capisci? 1 + 1 che
non è 2; 1 + 1 che, lo sai,
non sarà mai 2!
1 + 1 è sempre uguale,
da SUPER COAL, a 1.

(è un po’ come se il tempo,
tra i loro scaffali
lucenti e ricolmi,
si rivelasse e colasse
più lentamente che altrove)

 

*
EURONICS

Da EURONICS scrivono:
«Il cliente è nel suo regno».
Un regno… Ma ci pensi?

(«Nazione a regime monarchico»
asserisce il dizionario)

Acquista,
acquista pure
tutto ciò che desideri e
se si dovesse poi verificare ‒
…………..e stanne certo,
…………..si verifica ‒
un qualsiasi, piccolo ‒
…………..è ovvio ‒
inconveniente
il numero verde è

sempre a tua disposizione.

Contattalo subito.
Adesso!
Così… Anche solo per salutare.

.

Danilo Mandolini è nato ad Osimo (AN), dove vive, nel 1965.
Ha pubblicato, in versi: Diario di bagagli e di parole (1993), Una misura incolmabile (1995), l’anima del ghiaccio (1997), Sul viso umano (2001), La distanza da compiere (2004), Radici e rami (2007) e A ritroso (2013) che raccoglie un nucleo di inediti e ‒ per ampi tratti rivisitata ‒ anche una vasta selezione di testi da tutta la precedente produzione. Sue poesie e suoi racconti brevi sono apparsi in antologie, riviste e blog letterari.
La sua opera in versi ha ottenuto riconoscimenti in numerosi Premi letterari italiani.
Nel 2010 ha ideato e iniziato a curare “Arcipelago itaca”: un progetto di diffusione della poesia contemporanea e non solo che nel frattempo è divenuto anche casa editrice (http://www.arcipelagoitaca.it/).
Per ArcipelagoItaca Edizioni, oltre a esserne il titolare, è responsabile di alcune collane.

Una replica a “Inediti di Danilo Mandolini”


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: