Emanuel Carnevali: ritorno al presente.
Al via il bando DON’T KICK ME OUT
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di Lorenzo Mari
…O Italy, o great boot,
Don’t kick me out again…
[….O Italia, o grande stivale
Non cacciarmi di nuovo a pedate…]
Così scrive il poeta Emanuel Carnevali (1897-1942) al suo ritorno in Italia, dopo aver vissuto otto anni negli Stati Uniti, sperimentando la miseria economica, cambiando lingua, venendo accolto nel circuito della poesia americana da personaggi del calibro di William Carlos Williams. Nelle sue parole di può leggere attaccamento e amore, ma allo stesso tempo insofferenza e frustrazione.
Da questa citazione nasce DON’T KICK ME OUT, il nuovo progetto del Girovago, collana editoriale e progetto digitale di Edizioni Nuova S1: si tratta di un bando aperto, gratuito, ospitato su questa pagina.
L’intento è di riportare le parole di Carnevali, e le questioni a cui alludono, al presente. A volte si arriva a dire DON’T KICK ME OUT rispetto al luogo dove si vive (la città, la regione, la nazione, etc.); altre volte può succedere di arrivare a formulare queste parole in contesti molto diversi: il lavoro, la famiglia, un legame affettivo importante, la religione, la scuola, l’università…
DON’T KICK ME OUT è il grido che nasce in qualsiasi situazione dove sono all’opera due forze contrastanti: il senso di appartenenza a un luogo o una situazione e il sentirsene, in qualche modo, respinti.
Altre ancora possono essere le suggestioni legate a DON’T KICK ME OUT, che accoglierà le vostre proposte senza porre limiti di forma o di linguaggio.
Generi: Prosa, poesia, pittura, fumetto, illustrazione, fotografia e video.
Scadenza: il bando è aperto fino al 30 giugno 2015.
5 risposte a “Emanuel Carnevali: DON’T KICK ME OUT (di Lorenzo Mari)”
Molto interessante. Emanuel Carnevali è uno degli autori preferito di Emidio Clementi, tra l’altro.
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Grazie per l’interessamento! Certo, Emanuel Carnevali è largamente presente nell’opera di Clementi, a partire dal suo romanzo fino al prossimo cd, annunciato per la primavera. Noi lavoriamo per aggiungere un piccolo tassello, recuperando un testo emblematico e puntando, tra l’altro, a ricordare un incontro poco noto, come quello tra Adolfo Albertazzi, scrittore e intellettuale carducciano che insegnava a Bologna, e il suo allievo Emanuel, che lasciò la scuola e l’Italia a 16 anni. Punto dolente e che ci sembra non poco interessante riportare all’oggi… Lorenzo
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Davvero interessante. Il nome di Carnevali mi fa sentire un vuoto, anche in libreria, dove mi manca “Il primo Dio”.
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Scompare e riappare, vuolsi così colà a Adelphi… Non è un libro canonico, del resto, né può esserlo. Forse non ne ha neanche la portata e questo, talvolta, è una fortuna per i lettori che riescano a entrare in possesso di queste particolari opere!
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Verissimo. Grazie Lorenzo e Nino.
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