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I poeti della domenica #468: Milo De Angelis, Idroscalo
Continua a leggere: I poeti della domenica #468: Milo De Angelis, IdroscaloIdroscalo Il ragazzo che si tuffain un crawl potente e urta un sasso…… la ciocca insanguinata…… la giovinezza prese la formadi un passo oscuro, di una rosaappesa alla finestra“salvami, padre, da quest’ora dolorosa”la gente saliva, scendeva, cercavauna fune, una cosaqualsiasi, sputava, gettava in acquail suo fazzoletto, ciascunoparlava all’orecchiodi un altro, dicevaDio non ha più…
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I poeti della domenica #467: Milo De Angelis, Telegramma
Continua a leggere: I poeti della domenica #467: Milo De Angelis, TelegrammaTelegramma La finestra è rimasta come prima. Il freddoripete quell’essenza idiota di rocciaproprio mentre tremano le lettere di ogni parola.Con un mezzo sorriso indichiuna via d’uscita, una scala qualunque.Nemmeno adesso hai simboli per chi muore.Ti parlavo del mare, ma il mare è pochi metri quadrati,un trapano, appena fuori. Era anche, per noi,l’intuito di una…
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proSabato: Milo De Angelis, da “Cosa è la poesia?”
Continua a leggere: proSabato: Milo De Angelis, da “Cosa è la poesia?”da Cosa è la poesia?di Milo De Angelis Il silenzio ha accompagnato tutta la mia infanzia. Il silenzio che impediva di accedere a una qualunque narrazione. Fin da bambino non riuscivo a raccontare la mia vita. Anzi, non riuscivo in assoluto a raccontare. Se mi chiedevano quello che mi era successo il giorno prima, non sapevo…
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I poeti della domenica #466: Giorgio Orelli, Le anguille del Reno
Continua a leggere: I poeti della domenica #466: Giorgio Orelli, Le anguille del RenoLe anguille del Reno Le anguille che ci arrivano dal Renosono dure a morire. Stimolatedal pescivendolo s’agitanonerastre in scarso ghiacciotra un bianco di polistirolo.Il compaziente fatto compratorene chiede due. Le pesa una donnache a un tratto grida: è scappata.Con un guizzo più certo la più piccolaè balzata dal piatto sul porfidodella piazza, ma è…
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I poeti della domenica #465: Giorgio Orelli, Nello stesso giorno
Continua a leggere: I poeti della domenica #465: Giorgio Orelli, Nello stesso giornoNello stesso giorno I A furia di aggirarsi senza furiasu muri secolaridue ragni dalle gambe lunghesi sono incontrati macolpiti da luce improvvisasi sono accorti di non essere chele proprie ombre.Separati, ora stannoimmobili, molto simili a incertedita. II Sospesi a un filo di bavache un ramo ignaro reggelumache non ancora proprioconsostanziatea un niente oscillandospermentiamo…
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proSabato: Gesualdo Bufalino, da “Le menzogne della notte”
Continua a leggere: proSabato: Gesualdo Bufalino, da “Le menzogne della notte”Gesualdo Bufalino, da Le menzogne della notte VIII. Del camminare sui tetti Il maltempo s’era sfogato. Come trinciata in mille pezzi dai fendenti d’una sciabola immensa, la cappa di nuvole nere lasciava fra un ritaglio e l’altro qui una stella lì un’altra rinascere; e un’afa cresceva, mescendosi alla succosa umidità della terra. Un ultimo…
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Bustine di zucchero #43: Emily Brontë
Continua a leggere: Bustine di zucchero #43: Emily BrontëIn una poesia – in ogni poesia – si scopre sempre un verso capace di imprimersi nella mente del lettore con particolare singolarità e immediatezza. Pur amando una poesia nella sua totalità, il lettore troverà un verso cui si legherà la sua coscienza e che lo accompagnerà nella memoria; il verso sarà soggettivato e anche…
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I poeti della domenica #464: Lorenzo Calogero, Se leggera ti voglio
Continua a leggere: I poeti della domenica #464: Lorenzo Calogero, Se leggera ti voglioSe leggera ti voglio Se leggera ti voglio non è mattinache non si vede, non è sanguinantecol passo il tuo labbroche si avvicina. Donde provengaparvenza non vera dell’albagelida non so. Tuo è il suo orgoglio,inquinato ricordo che più non si scorgeo l’esilio nel suo passato o uno spiraglionel vuoto, perché se non più si…
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I poeti della domenica #463: Lorenzo Calogero, Può darsi
Continua a leggere: I poeti della domenica #463: Lorenzo Calogero, Può darsiPuò darsi Può darsi che il grido disperato del tempo ti giunga,ma non mettere me fra le altre cose odorose.Una rupe di silenzio sulle cime del dolore immotocome un masso si sgretola su cui si consuma,rovina e frana l’erba del tempoe vagano mani ombrose. Accantoerano i tuoi ginocchinei silenzi che squillano. Altri esseri morivanoin…