Le anguille del Reno
Le anguille che ci arrivano dal Reno
sono dure a morire. Stimolate
dal pescivendolo s’agitano
nerastre in scarso ghiaccio
tra un bianco di polistirolo.
Il compaziente fatto compratore
ne chiede due. Le pesa una donna
che a un tratto grida: è scappata.
Con un guizzo più certo la più piccola
è balzata dal piatto sul porfido
della piazza, ma è subito calma,
è facile riprenderla.
Tagliarle a pezzi non basta
per farle cessare di vivere.
da Spiracoli [1989], ora in Giorgio Orelli, Tutte le poesie, A cura di Pietro De Marchi. Introduzione di Pier Vincenzo Mengaldo, Mondadori (Oscar Mondadori), 2015, p. 205