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Dante 2021 #5: Dante e T.S. Eliot
Continua a leggere: Dante 2021 #5: Dante e T.S. EliotDante muore a Ravenna settecento anni or sono, la notte tra il 13 e il 14 settembre 1321. Un anniversario importante, che su queste pagine non può passare inosservato. «Poetarum Silva» intende commemorarlo, il 14 di ogni mese, attraverso le pagine di autori che gli hanno reso omaggio, trasformandolo in personaggio della loro scrittura critica,…
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Riletti per voi #29: Giulio Medaglini, Scorcio critico su “Ritorno a Planaval” di Stefano dal Bianco
Continua a leggere: Riletti per voi #29: Giulio Medaglini, Scorcio critico su “Ritorno a Planaval” di Stefano dal BiancoScorcio critico su Ritorno a Planaval di Stefano dal Biancodi Giulio Medaglini Ritorno a Planaval, il terzo libro di poesie di Stefano dal Bianco esce nel 2001 per Mondadori, a dieci anni di distanza dalla pubblicazione della sua prima silloge La bella mano a cui è seguita, nello stesso anno, la plaquette Stanze del gusto…
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Il sabato tedesco #33: Hilde Domin, Soltanto l’ostinato
Continua a leggere: Il sabato tedesco #33: Hilde Domin, Soltanto l’ostinato“Il sabato tedesco”, rubrica da me curata per Poetarum Silva, prende il nome da un racconto di Vittorio Sereni e si propone di raccogliere riflessioni, conversazioni, traduzioni intorno a testi letterari. La puntata odierna è dedicata a una poesia di Hilde Domin, tratta dalla raccolta Il coltello che ricorda (Del Vecchio 2016), a proposito della…
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Manuel Cohen, A mezza selva #9: Francesco Scarabicchi
Continua a leggere: Manuel Cohen, A mezza selva #9: Francesco ScarabicchiRiparte la rubrica A MEZZA SELVA (palinsesti di poesia), la cui prima serie era stata avviata nel febbraio 2018. Verranno qui accolti miei scritti, precedentemente apparsi in cartaceo, ma anche interventi inediti. Ringrazio la redazione di Poetarum Silva per l’ospitalità e per la cura. (Manuel Cohen) Francesco Scarabicchi, L’ora felice Donzelli 2010 Il 21…
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Il demone dell’analogia #25: Carcere
Continua a leggere: Il demone dell’analogia #25: Carcere«Una strana amicizia, i libri hanno una strana amicizia l’uno per l’altro. Se li chiudiamo nella mente di una persona bene educata (un critico è soltanto questo), lì al chiuso, al caldo, serrati, provano un’allegria, una felicità come noi, esseri umani, non abbiamo mai conosciuto. Scoprono di assomigliarsi l’un l’altro. E ognuno di loro lancia…
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Una domenica inedita #26: Carlo Ragliani, Ὁ σωτήρ
Continua a leggere: Una domenica inedita #26: Carlo Ragliani, Ὁ σωτήρὉ σωτήρ Per Angela non cancellareil volto che ha sofferto perché ricordarlo redime la mortalità anche se pesto nei coaguli immobile l’amore perfetto porta alla croce a piangere sul proprio essere servo del dolore che non può consolare ora appartieni alla lontananza a ciò che la parola non osa mentre l’ombrairretisce questa vita…
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Il sabato tedesco #32: Volker Braun, Ultima residenza sulla terra
Continua a leggere: Il sabato tedesco #32: Volker Braun, Ultima residenza sulla terraIl sabato tedesco”, rubrica da me curata per Poetarum Silva, prende il nome da un racconto di Vittorio Sereni e si propone di raccogliere riflessioni, conversazioni, traduzioni intorno a testi letterari. La puntata odierna è dedicata a una poesia di Volker Braun – di cui su Poetarum Silva ho scritto in precedenza qui e qui…
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Bustine di zucchero #59: Kikuo Takano
Continua a leggere: Bustine di zucchero #59: Kikuo TakanoIn una poesia – in ogni poesia – si scopre sempre un verso capace di imprimersi nella mente del lettore con particolare singolarità e immediatezza. Pur amando una poesia nella sua totalità, il lettore troverà un verso cui si legherà la sua coscienza e che lo accompagnerà nella memoria; il verso sarà soggettivato e anche…
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Una domenica inedita #25: Giovanna Frene, Diplopia Monte Pertica
Continua a leggere: Una domenica inedita #25: Giovanna Frene, Diplopia Monte PerticaDiplopia Monte Pertica questi cumuli di morti, tutt’ora morti, tutt’ora quitrincee estinte sul nascere, spalmati nella perpetua ripetizione della fotografia,questi ammassi ostacolano ogni nuovo possibile cammino, portanoapparentemente lontano ogni sguardo,sprofondano a ogni passo verso la personale dissoluzionedel vedere, fino all’impossibilità di distinguere qualcosa nella palta puzzolentedel proprio andare, non si va oltre, sempre fermi,…