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Natalia Ginzburg, Ritratto d’un amico [Cesare Pavese]
Continua a leggere: Natalia Ginzburg, Ritratto d’un amico [Cesare Pavese]Ritratto d’un amicodi Natalia Ginzburg La città che era cara al nostro amico è sempre la stessa: c’è qualche cambiamento, ma cose da poco: hanno messo dei filobus, hanno fatto qualche sottopassaggio. Non ci sono cinematografi nuovi. Quelli antichi ci sono sempre, coi nomi d’una volta: nomi che ridestano in noi, a ripeterli, la giovinezza…
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Cesare Pavese: la devozione al mito e alla morte (di Sara Vergari)
Continua a leggere: Cesare Pavese: la devozione al mito e alla morte (di Sara Vergari)Cesare Pavese: la devozione al mito e alla mortePer i settant’anni dalla sua scomparsa Con il 2020 ricorrono i settant’anni dalla morte di Cesare Pavese, uno dei pilastri del canone italiano novecentesco. L’ecletticità di questo autore, che si è speso dalla prosa alla poesia, dal lavoro editoriale a quello di traduzione e così via, ci…
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Cesare Pavese, Insonnia
Continua a leggere: Cesare Pavese, InsonniaCesare Pavese, Insonnia Quando rientravo avanti l’alba sull’aia (rincasavo da feste, da discorsi, da avventure) sapevo che mio padre era là, sotto la macchia nera del noce, e stava immobile, da chi sa quanto tempo, guardando in mezzo agli alberi, dardeggiando gli occhi, sempre sul punto di uscire sotto le stelle. Io sbucavo dal prato…
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Lorenzo Pompeo, Arte e poesia a L’Avana
Continua a leggere: Lorenzo Pompeo, Arte e poesia a L’AvanaArte e poesia a L’Avana. José Lezama Lima e il gruppo di «Orígenes» (1944-1952) di Lorenzo Pompeo Con lo scoppio della Guerra civile in Spagna, nel 1936, giunse a Cuba Juan Ramon Jimenez. Nota Vargas Llosa a proposito di quell’incontro seminale: «L’arrivo di Juan Ramon Jimenez nell’isola costituì un grande stimolo per la generazione…
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Niccolò Amelii, La poetica di Josif Brodskij
Continua a leggere: Niccolò Amelii, La poetica di Josif BrodskijPermanere nella fugacitàLa poetica di Josif Brodskij di Niccolò Amelii Quando nel 1972 Josif Brodskij raggiunge gli Stati Uniti, all’età di trentadue anni, l’eco della sua triste e dolorosa vicenda biografica – il processo per “parassitismo sociale”, vagabondaggio e corruzione della gioventù, i periodi trascorsi forzatamente negli ospedali psichiatrici, i cinque anni di confino nel…
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proSabato: Gesualdo Bufalino, da “Argo il cieco”
Continua a leggere: proSabato: Gesualdo Bufalino, da “Argo il cieco”proSabato: Gesualdo Bufalino, da Argo il cieco Fui giovane e felice un’estate, nel cinquantuno. Né prima né dopo: quell’estate. E forse fu grazia del luogo dove abitavo, un paese in figura di melagrana spaccata; vicino al mare ma campagnolo; metà ristretto su uno sprone di roccia, metà sparpagliato ai suoi piedi; con tante scale fra…
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I poeti della domenica #472: Amelia Rosselli, “Moristi anche tu…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #472: Amelia Rosselli, “Moristi anche tu…”Moristi anche tu; o volesti morire, ione seppi notizia prima di morirne, semmaifosti tu a darmela. Ho la noia per traguardo, e la colpaper retroguardia. Tangente diviso, sono grottesca staserae gli orologi con i loro molti oggettinon si stancano di guardare… da Documento, ora in Amelia Rosselli, L’opera poetica, a cura di Stefano Giovannuzzi, Mondadori,…
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I poeti della domenica #471: Amelia Rosselli, “Mio angelo, io non seppi mai quale angelo…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #471: Amelia Rosselli, “Mio angelo, io non seppi mai quale angelo…”Mio angelo, io non seppi mai quale angelofosti, o per quali vie storte ti amaio venerai, tu che scendendo ogni gradinosembravi salirli, frustarmi, mostrarmiuna vita tutta perduta alla ragione, quandofacesti al caso quel che esso riprometteva,cioè mi lasciasti. Non seppi nemmeno perché tra tanti chiarorieccitati dell’intelletto in pena, vifurono così sotterranee evoluzioni d’unaccordarsi al…
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proSabato: Vittorio Sereni, Carolus
Continua a leggere: proSabato: Vittorio Sereni, CarolusCarolus Carolus ti guarda maiestatico come il suo nome. Giudica in silenzio le banalità degli astanti, ma la fonte del suo giudizio è certo altrove, molto lontano, a monte. Rimasti soli al tavolo del bar, che già c’era ombra sulle Case Rotte, dico: «Tutto questo succede perché la Terza Guerra tarda a scoppiare. Oppure è…
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Riletti per voi #23: Mario Luzi, “Sotto specie umana”; (ri)letto da Marisa Cecchetti
Continua a leggere: Riletti per voi #23: Mario Luzi, “Sotto specie umana”; (ri)letto da Marisa CecchettiMario Luzi, Sotto specie umanaGarzanti 1999 La raccolta Sotto specie umana di Mario Luzi (Firenze 1914-2005) inizia con una finzione letteraria che vuole questi versi nati nel rispetto della volontà di un estinto, certo Lorenzo Malagugini. Così, con la trascrizione dei proponimenti e dei desideri di lui, ci mettiamo in cammino con Luzi attraverso un…
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I poeti della domenica #470: Angelo Maria Ripellino, “Anche l’amore folle si consuma…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #470: Angelo Maria Ripellino, “Anche l’amore folle si consuma…”Anche l’amore folle si consuma,come un cero che bruci dai due lati.E poi si scatena il concerto della maldicenza,con nasi paonazzi vien fuori da un muro di brumail bloemencorso delle chiacchiere fanàtiche.Nere beghine assalgono la stregadai lunghi capelli di fieno, gettandolain un maleolente canale di Bruges o di Kampa.Tutta una corte dei miracoli, una…
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I poeti della domenica #469: Angelo Maria Ripellino, “Una città barocca si gonfia sino alle stelle…”
Continua a leggere: I poeti della domenica #469: Angelo Maria Ripellino, “Una città barocca si gonfia sino alle stelle…”Una città barocca si gonfia sino alle stellecoi carciofi verdognoli delle sue cupole,con le sue sante bambole che ormai si spellano,con le sue obese e spumose casupole,con la sua pietà vedovile ma scaltra,con le sue gonnelle a paniere,coi suoi fianchi pienotti.Non Praga, ma un’altra,anch’essa riflessa sulle gote dei gotti.La guardo da vecchi caffè affumicati,dove…
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proSabato: Mario Rigoni Stern, Marte, cane libero dai segreti amori
Continua a leggere: proSabato: Mario Rigoni Stern, Marte, cane libero dai segreti amoriMario Rigoni Stern, Marte, cane libero dai segreti amori Chissà da dove è venuto; forse l’aveva abbandonato quassù un turista di passaggio o forse, anche, e mi piace pensarlo, questo posto l’ha scelto lui quando decise di vivere libero dopo aver gironzolato nella zona per qualche tempo o lasciato una casa che non gli…
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Bustine di zucchero #45: René Char
Continua a leggere: Bustine di zucchero #45: René CharIn una poesia – in ogni poesia – si scopre sempre un verso capace di imprimersi nella mente del lettore con particolare singolarità e immediatezza. Pur amando una poesia nella sua totalità, il lettore troverà un verso cui si legherà la sua coscienza e che lo accompagnerà nella memoria; il verso sarà soggettivato e anche…
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Notti, guai e spini. Gli “Altri libertini” di Tondelli (di Fabio Libasci)
Continua a leggere: Notti, guai e spini. Gli “Altri libertini” di Tondelli (di Fabio Libasci)Notti, guai e spini. Gli Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli di Fabio Libasci Nel gennaio 1980 un giovane venticinquenne della provincia emiliana, Pier Vittorio Tondelli, dà alle stampe Altri libertini, una raccolta di racconti che suscita subito interesse e scandalo: tre edizioni in pochi mesi e il sequestro ordinato dal procuratore dell’Aquila per…
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I poeti della domenica #466: Giorgio Orelli, Le anguille del Reno
Continua a leggere: I poeti della domenica #466: Giorgio Orelli, Le anguille del RenoLe anguille del Reno Le anguille che ci arrivano dal Renosono dure a morire. Stimolatedal pescivendolo s’agitanonerastre in scarso ghiacciotra un bianco di polistirolo.Il compaziente fatto compratorene chiede due. Le pesa una donnache a un tratto grida: è scappata.Con un guizzo più certo la più piccolaè balzata dal piatto sul porfidodella piazza, ma è…
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I poeti della domenica #465: Giorgio Orelli, Nello stesso giorno
Continua a leggere: I poeti della domenica #465: Giorgio Orelli, Nello stesso giornoNello stesso giorno I A furia di aggirarsi senza furiasu muri secolaridue ragni dalle gambe lunghesi sono incontrati macolpiti da luce improvvisasi sono accorti di non essere chele proprie ombre.Separati, ora stannoimmobili, molto simili a incertedita. II Sospesi a un filo di bavache un ramo ignaro reggelumache non ancora proprioconsostanziatea un niente oscillandospermentiamo…
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proSabato: Gesualdo Bufalino, da “Le menzogne della notte”
Continua a leggere: proSabato: Gesualdo Bufalino, da “Le menzogne della notte”Gesualdo Bufalino, da Le menzogne della notte VIII. Del camminare sui tetti Il maltempo s’era sfogato. Come trinciata in mille pezzi dai fendenti d’una sciabola immensa, la cappa di nuvole nere lasciava fra un ritaglio e l’altro qui una stella lì un’altra rinascere; e un’afa cresceva, mescendosi alla succosa umidità della terra. Un ultimo…