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Il sabato tedesco #19: Else Lasker-Schüler, Ruth

“Il sabato tedesco”, rubrica da me curata per Poetarum Silva, prende il nome da un racconto di Vittorio Sereni e si propone di raccogliere riflessioni, conversazioni, traduzioni intorno a testi letterari. (Anna Maria Curci)

Ruth è il titolo di una poesia di Else Lasker-Schüler, Jussuf Prinz von Theben, “Jussuf principe di Tebe”, come si firmava nelle lettere e nelle cartoline inviate a Franz Marc (che lei chiamava mein lieber wundervoller blauer Reiter, “mio caro prodigioso cavaliere azzurro”) e alla moglie di lui, Maria. Ruth è inserita in una raccolta, Hebräische Balladen (Ballate ebraiche) nella quale Else Lasker-Schüler affronta figure bibliche e ricrea un proprio universo di personaggi. Il ciclo di poesie apparve nel 1913 e, in un’edizione ampliata, nel 1914. L’edizione del 1913 porta la dedica Karl Kraus zum Geschenk (“In dono a Karl Kraus”). Come ricordava Italo Alighiero Chiusano nel 1985, nel presentare la bella traduzione di Maura Del Serra delle Ballate ebraiche e altre poesie, «Quel terribile stroncatore di Karl Kraus, capace di ridurre in briciole anche scrittori di primissimo piano, nel 1909 definì Else Lasker-Schüler «la più grande poetessa lirica che la Germania abbia mai avuto».
La prima edizione di Hebräische Balladen consta di quindici poesie, alcune provenienti da raccolte precedenti, come avviene nel caso di Ruth, già pubblicata nel 1911 in Meine Wunder (“I miei prodigi”).
Ecco i versi di Else Lasker-Schüler nella mia traduzione e nell’originale in lingua tedesca:

Ruth

E Tu mi cerchi davanti alle siepi,
I Tuoi passi sento sospirare,
E i miei occhi sono gocce grevi, scure.
Nella mia anima fioriscono dolci i Tuoi sguardi
E si riempiono,
Quando i miei occhi procedono nel sonno.
Alla fonte della mia terra
C’è un angelo
Che canta il canto del mio amore,
Che canta il canto di Ruth.

(traduzione di Anna Maria Curci)

Ruth

Und Du suchst mich vor den Hecken,
Ich höre Deine Schritte seufzen,
Und meine Augen sind schwere dunkle Tropfen.
In meiner Seele blühen süß Deine Blicke
Und füllen sich,
Wenn meine Augen in den Schlaf wandeln.
Am Brunnen meiner Heimat
Steht ein Engel,
Der singt das Lied meiner Liebe,
Der singt das Lied Ruths.

Else Lasker-Schüler, da: Hebräische Balladen (1913)

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