La miopia
Paragonato all’albero, all’uomo morto,
paragonato alle bestie sei fortunato;
onesto per necessità
via dal giardino armonioso
nell’universo che non ha più guide
e un buco nero sotto.
Baudelaire bisogna,
tu che insegni l’onestà
(vita e morte da vivere-morire), ridurre
ma oltre il tuo libro,
libero in una stanza e per un uomo, le nostre
«poesie caratteristiche» nel migliore dei casi
(sei miope; hai gli occhiali?)
o di uno spazio dato in un tempo dato.
Non ingannarsi, che Dante non è più
(lui e la sua poesia che era il tuorlo di un uomo);
certo è seccante – e non basta la mano ferma, leggera –
questa considerazione di miopia personale, di fuochi fissi.
Fissa lombarda
Ma, cos’è il lavoro? oltre il denaro?
se non parla, senza luce; viene
l’elettricista, un pochino spaccone;
ed è, sebbene dopo giorni, ben accolto:
trascina, penetrando, il suo stabilimento
personale di ferri, seletti da un vivaio
luccicante, puntuto; paleolitico?
no, ha coricato le sue sette industrie,
splendidamente oliate (vite, madrevite;
imperiosa, la caustica chiave
non dell’oscenità; l’allegro cuneo;
pinze per; filo; sacca dell’Usa;
enigmatico motorin tedesco),
sul pavimento dell’appartamento
d’affitto non bloccato: verso le stelle.
Tolta senza terrore la vetrata ampolla
come stregone abituato o civile selvaggio,
con bell’evoluzione, annichilendo
la tetra divisione manovale e mentale,
là la sostituì: luce, da telebuio.
L’ho forzato a ricevere in pugno
duemila, pochissimo, lire, le mie
divenute sue sono uscite collui.
Ma ora la luce si muove nel vetro;
ci veniva da piangere: il lavoro,
cos’è il lavoro… te ti veniva da piangere:
cosa potrebbe essere il lavoro…
senza parlare, hai visto? dal niente
come un figlio… te… mani in saccoccia
io, nei miei gravi pensieri, fregandomene un po’.
I giovani!
È un vecchissimo uomo, scrive libri;
come odora di carta, lo senti?
© da Giancarlo Majorino, Autoantologia (1953-1999), Garzanti 1999
Una replica a “Omaggio a Giancarlo Majorino (1928-2021)”
Ho davvero un bellissimo ricordo di Giancarlo. Buon ritorno, Giancarlo.
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