Lasciano il tempo e li guardiamo dormire,
si decompongono e il cielo e la terra li disperdono.
Non abbiamo creduto che fosse così:
ogni cosa e il suo posto,
le alopecie sui crani, l’assotigliarsi, avere male,
sempre un posto da vivi.
Ma questo dissolversi no, e lasciare dolore
su ogni cosa guardata, toccata.
Qui durano i libri.
Qui ho lo sguardo che ama il qualunque viso,
le erbe, i mari, le città.
Solo qui sono, nel tempo mostrato, per disperdermi.
© Mario Benedetti, Tutte le poesie, a cura di Stefano Dal Bianco, Antonio Riccardi, Gian Mario Villalta, Garzanti 2017, p. 31
2 risposte a “I poeti della domenica #451: Mario Benedetti, “Lasciano il tempo e li guardiamo dormire””
Buona Pasqua dal Friuli!
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