Piazza Tienanmen 5 giugno 1989
A quella porta della pace celeste
bussa spesso il pensiero e a due umani
che testimoni si fecero del nome
a caro prezzo, come sempre avviene.
Chissà dopo trent’anni dove sono
– lui che schivava lui che saltellava –
temerari di pace sulla terra
soppressi oppressi chiusi in manicomio.
Tu, giacca in mano e buste della spesa,
quale sguardo hai lanciato al guidatore
mentre gridavi: basta col massacro?
E tu, alla guida dentro il carro armato
– sorte compagna, direzione ignota –
no, tu non travolgesti la memoria.
© Anna Maria Curci