
I pastori
E ora dove avrebbero
brucato quelle abbacinate pecore?
dove le spingevano i montoni?
Non c’era
erba a quella altitudine.
Ce n’era
assai più in basso
ma lì non ne volevano, era pesta
e attossicata
erba quella,
ormai
desideravano altro.
E loro erano fatti tutti profeti e angeli,
di che? – non lo sapevano –
imminente?
accaduto già?
Così
li aveva fatti
ben dentro il plasma umano
flagrando
quella profetizzata
e temuta natività
che essi vedevano e adoravano
perduti
nella raggiante oscurità.
© da Frasi e incisi di un canto salutare (1990)

Una replica a “Coriandoli a Natale #4: Mario Luzi, I pastori”
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