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Giorgio Galetto, L’Italia molteplice di “CasaperCasa” di Sandro Abruzzese
Continua a leggere: Giorgio Galetto, L’Italia molteplice di “CasaperCasa” di Sandro AbruzzeseL’Italia molteplice di CasaperCasa di Sandro Abruzzese Chiunque sia in cerca di un punto di vista originale, moderno, non retorico e documentato sulla questione meridionale dovrebbe incontrare, tra le pubblicazioni degli ultimi anni, Mezzogiorno Padano di Sandro Abruzzese, pubblicato per i tipi di Manifestolibri nel 2015, con una bella introduzione di Vito Teti. La formula…
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Giulia Bocchio, Il lento apprendistato di Thomas Pynchon
Continua a leggere: Giulia Bocchio, Il lento apprendistato di Thomas PynchonNon ci soffermeremo sull’inafferrabilità ormai nota di Thomas Pynchon, che appare piuttosto una riluttanza disinteressata al mero apparire: essere su pagina ed essere sugli scaffali delle librerie di mezzo globo è già di per sé un’esibita presenza. A parte doppiare sé stesso in un episodio de I Simpson, i curiosi, coloro che cercano l’uomo dietro…
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Rivoluzione Parente!
Continua a leggere: Rivoluzione Parente!«Fuori dall’eresia non c’è santità.»Barbara Alberti È in libreria Lettere dalla fine del mondo, un ampio carteggio fra Massimiliano Parente, «scrittore che voleva essere scienziato», e Giorgio Vallortigara, «scienziato che voleva essere scrittore». Giorgio Vallortigara è un neurologo, come il Massimiliano Parente de L’inumano, capitolo conclusivo della Trilogia dell’inumano, l’opera maggiore di Massimiliano Parente,…
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La morte a Palermo (di Paola Deplano)
Continua a leggere: La morte a Palermo (di Paola Deplano)Eccolo, Don Fabrizio. Incede con olimpica calma nel suo palazzo, tra fughe di porte. Alto, a suo modo bello. Fulvo come una belva, e ugualmente regale. La madre, tedesca, ha risvegliato nei suoi lineamenti chissà quale antico e sopito sangue normanno. Don Fabrizio, da buon gentiluomo del sud, ama le donne e la caccia, e…
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Le trame della lingua. Appunti su Michele Mari
Continua a leggere: Le trame della lingua. Appunti su Michele Mari…vieni, nuotiamo nel poema interiore delle vaste balene…Michele Mari, La stiva e l’abisso Il libro più bello di Michele Mari è anche il suo libro meno letto: La stiva e l’abisso. La vicenda del romanzo è semplice: il galeone del capitano Torquemada è bloccato in mezzo al mare da una misteriosa bonaccia, come il…
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Una domenica inedita #2: Ivan Ruccione, Tre prose
Continua a leggere: Una domenica inedita #2: Ivan Ruccione, Tre proseSCAMBI Getto la sigaretta tra i binari e dopo un attimo vorrei saltare giù a raccoglierla, ma il treno arriva fischiando, serpeggia lentamente sugli scambi prima di dirigersi verso la banchina. Devo cambiare. Abbiamo pessime abitudini, noialtri, come quella d’inquinare o saltare sotto i treni. Le ruote stridono e fumano nell’aria fredda. Le…
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Visionarietà di Nightwater. Rileggendo Marosia Castaldi a un anno dalla sua morte (di E. Pisani)
Continua a leggere: Visionarietà di Nightwater. Rileggendo Marosia Castaldi a un anno dalla sua morte (di E. Pisani)Visionarietà di Nightwater. Rileggendo Marosia Castaldi a un anno dalla sua mortedi Edoardo Pisani E io che credevo di essere mortadi essere morta di essere morta.Marosia Castaldi, Che chiamiamo anima Marosia Castaldi è morta quasi un anno fa. Nel mondo letterario se ne sono accorti e l’hanno ricordata in pochi, a riprova del fatto…
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Savina Dolores Massa, “Lampadari a gocce”. Nota di lettura di Maria Allo
Continua a leggere: Savina Dolores Massa, “Lampadari a gocce”. Nota di lettura di Maria AlloSavina Dolores Massa, Lampadari a gocceIl Maestrale editore 2020 E appena dicoè reale,svanisce.Così è più reale?(Octavio Paz) Savina Dolores Massa, affabulatrice ricca d’inventiva, ha la capacità di operare una sorta di corto circuito nell’interiorizzare fantasticamente i personaggi di questo romanzo che sconfina di continuo dal piano della rappresentazione verosimile a quello dell’invenzione fantastica, sorretta…
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Mantova, signori. Festlet
Continua a leggere: Mantova, signori. FestletDurante i mesi del lockdown, oltre a svariate riflessioni di ambito economico e sanitario, uno dei pensieri che mi ha assillata è stata l’idea di perdere Mantova. La sineddoche (o forse la metonimia) sta per il FestLet, che da sette anni è per me il regno dell’inaspettato, il banco di prova delle mie perseveranze e…