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Una domenica inedita #26: Carlo Ragliani, Ὁ σωτήρ
Continua a leggere: Una domenica inedita #26: Carlo Ragliani, Ὁ σωτήρὉ σωτήρ Per Angela non cancellareil volto che ha sofferto perché ricordarlo redime la mortalità anche se pesto nei coaguli immobile l’amore perfetto porta alla croce a piangere sul proprio essere servo del dolore che non può consolare ora appartieni alla lontananza a ciò che la parola non osa mentre l’ombrairretisce questa vita…
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Una domenica inedita #25: Giovanna Frene, Diplopia Monte Pertica
Continua a leggere: Una domenica inedita #25: Giovanna Frene, Diplopia Monte PerticaDiplopia Monte Pertica questi cumuli di morti, tutt’ora morti, tutt’ora quitrincee estinte sul nascere, spalmati nella perpetua ripetizione della fotografia,questi ammassi ostacolano ogni nuovo possibile cammino, portanoapparentemente lontano ogni sguardo,sprofondano a ogni passo verso la personale dissoluzionedel vedere, fino all’impossibilità di distinguere qualcosa nella palta puzzolentedel proprio andare, non si va oltre, sempre fermi,…
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Una domenica inedita #24: Mariano Ciarletta, Due poesie
Continua a leggere: Una domenica inedita #24: Mariano Ciarletta, Due poesieLa normalità ha due marchi rossisorride in un angolo invisibile.Il sinistro metallico e l’affannooltre queste tende c’è il mareil sudore versato, l’abbraccio.Posso tornare a vivere? Al chiaro di luna te la sei presaa un bivio dove una luce blu correun suono a onde passa e tornamelanconico straziante silenzio. © Mariano…
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Una domenica inedita #23: Omar Suboh, Il fondo delle scale
Continua a leggere: Una domenica inedita #23: Omar Suboh, Il fondo delle scaleIl fondo delle scale. Era la prima volta che il vuoto non gli faceva paura. Si affacciò, timidamente, lungo la spirale delle scale del condominio, scorse rapidamente le decorazioni impresse nel corrimano in cui si aggrappava, e sputò. Un rivolo di bava calò dalle sue labbra e si infranse nella testa di una scultura collocata…
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Una domenica inedita #22: Carola Allemandi, Poesie da “Sembrava il Sole”
Continua a leggere: Una domenica inedita #22: Carola Allemandi, Poesie da “Sembrava il Sole”Qualcosa è successo: come quel giornodi Sicilia i capelli intrappolatitra le ciglia suggerivano forseil sentimento: più di ciò che siamo,di accorgersi della solitudinenell’essere impotenti a sé stessitra i rumori sordi delle palpebre. Non sempre i nostri corpi hanno una notteprecedente. Chissà se alla tua casabasterà mai il silenzio del marequando non l’accompagnerà piùil…
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Una domenica inedita #21: Sergio Daniele Donati
Continua a leggere: Una domenica inedita #21: Sergio Daniele DonatiL’ebreo si dondola L’ebreo si dondola,mentre la palpebrapiega al ricordo,e il suonodelle litaniegiunge da lontano. L’ebreo si dondola,e mette il corponell’onda lenta,nel flusso dei millenni,e si concentranel punto vuotoe bianco primad’ogni lettera. L’ebreo si dondolanell’abbaglio del suono,nel canto ancestrale,nella parola aspra,nel suo nomeche scolora;nel ricordodei sei milioni,l’ebreo si dondola. E canta parole secche,l’ebreo che…
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Una domenica inedita #20: Luigi Paraboschi
Continua a leggere: Una domenica inedita #20: Luigi ParaboschiDove sosta l’inverno Siamo autentici in quel tremoreche ci assale di fronte al dubbionoi che portiamo addosso tuttele contraddizioni tra la mentee un cuore sul quale scopriamo semprerughe nuove, noi quelli che hannol’incertezza sopra le punte di ditarattrappite con le quali vogliamorinnovare i sogni e rammentareche ciò che chiamiamo luciditàè solamente un lago piatto doveci…
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Una domenica inedita #19: Riccardo Delfino
Continua a leggere: Una domenica inedita #19: Riccardo DelfinoQuanto si profonde la nostrapassione, anche dopo essersinaufragata, ancora ci anima,ancora reclama questo giocodi perdizione. Ma io ti restomare aperto, e tu resti scogliera,angelo appuntito senza vela. E se ti immergi in acqua,mi faccio pangea.E se vuoti l’oceano, ti piangoda fare marea. Lontano dalla tua veste.È qui che devo morire. Dove imparasti a farti…
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Una domenica inedita #17: Patrizia Sardisco
Continua a leggere: Una domenica inedita #17: Patrizia SardiscoNt’austu, na nuttata Sèntiri, ‘un s’a firari a fari. Vìriri annarbuliariarbuli e arma e favara ‘i vattìucosiddìu, gràscia, pirdunufurnicìi ‘i lupu cùpiu, u stessu crìriri e cchiù jusu fiuràrisi i cristiani nne casiruri nne riti, nne linzola ‘i ruètta tuttu nzèmmulaaggigghiati nno scantu suratu r’aùstu e susu arrè, muntagna voscu scunchiutu ‘i vucicu nova…
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Una domenica inedita #16: Giulia Catricalà, Poesie da “Ombre convesse”
Continua a leggere: Una domenica inedita #16: Giulia Catricalà, Poesie da “Ombre convesse”Ricordare è riordinare segno a segno, fare regno dell’inessenziale,estinto e poi tornato.Ricordare te è affilare, taglio a taglio, fare pegnodel dolore in cambiodella regola che tu sei nel passato. Scordarmidi te sarebbe, pezzo a pezzo, esser viva in vie distorte, uscire dal senno, uscire dal senso senzapassare per la morte. Immagino i bambini scavare tane nella nevecol respiro, uno vicino all’altro, soffiare…