
Qualcosa è successo: come quel giorno
di Sicilia i capelli intrappolati
tra le ciglia suggerivano forse
il sentimento: più di ciò che siamo,
di accorgersi della solitudine
nell’essere impotenti a sé stessi
tra i rumori sordi delle palpebre.
Non sempre i nostri corpi hanno una notte
precedente. Chissà se alla tua casa
basterà mai il silenzio del mare
quando non l’accompagnerà più
il nostro nudo e continuo chiamarci.
Pulsa, bandiera al vento, la tua pelle.

Un colpo fra i malleoli – come un’ombra
aspetto qui: è fumo l’onda del mare
in cui si smorza il preludio del giorno.
Inutile il paragone col verde
fogliame d’agosto – è un sonno alle quattro.
Fa freddo a essere vigili nel mondo
di veglia e più vigili su una terra
che dorme: fa freddo a staccarsi da sé,
scossi anche noi dormienti dal vento
che passeggeri ci solleva appena.
© Carola Allemandi, Sembrava il Sole (raccolta inedita)
Carola Allemandi, nata a Torino nel 1997, scopre autonomamente la fotografia mentre frequenta il primo anno della Facoltà di Psicologia. Collabora per qualche anno presso Studio Ottaviano a Torino, poi inizia a lavorare indipendentemente come fotografa e come artista. Ha esposto in mostre personali, bi-personali e collettive. Nel Settembre 2020 pubblica per la casa editrice Teca Edizioni il catalogo del lavoro Notturni.