i tre gradi dell’invocazione
signora di ogni angolo acuto
madre degli acciaccati ai fianchi
(di tutti quelli che hanno un foro
aperto a picco dentro al mondo)
vieni con le braccia a tenaglia e latte
alle molte mammelle
sorella di una polvere a tastoni
che copre dal freddo chiara ogni ferita
dammi quel niente della lingua
nel sangue che mi scorre
(il tuo fiato sa il filo della vita
e le paure altre ai giorni)
vieni bambina scura della notte
con le tue lune nel tacco
e le labbra rosse da ragazza
dimmi il passo su, alla stellla
e la voce dei solchi nella mano
tra le dita strette al mondo che mi tiene
© Gabriela Fantato, Moltitudine (poche storie certe e numerate), in Poesia contemporanea. Settimo quaderno italiano, Marcos y Marcos, 2001, p. 106