– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 17 luglio 2021 da Anna Maria Curci
*Con il lapis raccoglie brevi annotazioni a margine su volumi di versi e invita alla lettura dell’intera raccolta a partire da un componimento individuato come particolarmente significativo.
naviga a occhi spenti il capitano
il tempo insonne è sceso dalla barca
le parole le ultime che ha scritto
sono sacchi di sabbia sulla costa
all’ombra di una colpa senza nome
muore in un azzurro da farsi celebrare
con il cielo che cade diritto sulle vele
(p. 29)
Composta di sette sezioni, di cui la sesta porta il titolo dell’intero volume, Il passo dell’obbedienza, la terza raccolta di Laura Corraducci, accoglie destini singoli, drammi collettivi e vicende esemplari da epoche storiche diverse, con scenari che colpiscono per la variazione di toni e contorni, tutti restituiti da una parola poetica che accompagna, assecondandola e amplificandola, la precisione dell’occhio. Sottolineo il verbo “accogliere”, dal momento che esso ben si accosta all’accezione con la quale Corraducci scrive qui di obbedienza o, per essere più precisi, con la quale l’obbedienza si manifesta in questo libro.
Come per Maria di Nazareth per il figlio annunciato, l’obbedienza non è sottomissione, supina accettazione, bensì accoglienza che nutre uno sguardo attento, testimonianza operosa, coraggio e attesa, nella quotidianità greve così come nel momento dello strazio, del distacco più doloroso. È accoglienza che si fa canto, voce che si innalza sulla terra, da pianure e da vette, e sopra il mare, con lo sguardo al cielo, come ricordava Etty Hillesum che Laura Corraducci riporta in epigrafe. (Anna Maria Curci)
Categoria: Anna Maria Curci, poesia, poesia contemporanea, poesia italiana, poesia italiana contemporanea, recensioni, RubricheTag: Con il lapis, Il passo dell'obbedienza, Laura Corraducci, Marco Vitale, Moretti & Vitali, Poesia italiana contemporanea, recensioni, rubriche
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