(telecamera 32 via Dini)
Si inquadrano
nel ciclopico occhio
corpi volumi materia
scarti di materia
scienti incoscienti
statici transitanti
transeunti e mai trasumananti
(telecamera 38 e 39 p.zza delle Vettovaglie)
Focus al centro
della piazza
Fronte / retro
di un oggetto investigato
Necessita il convergere
di più punti di vista
a far emergere
l’esatto di un quadro:
il protagonista / il suo teatro
(telecamera 43 Lungarno Fibonacci)
Sempre ponte
sempre fiume
cambia la luce
le ombre
cambiano
stagioni a condensare
– più piene meno piene –
(Fossi umano
parlerei di Cézanne
del suo occhio fisso
sul Mont Sainte Victoire)
(credits)
I testi sono tratti dalla raccolta Frammenti da zone soggette a videosorveglianza vincitrice del Premio Pagliarani – sez. inediti, di prossima pubblicazione. Per gentile concessione della casa editrice Zona e dell’Associazione Letteraria Premio Elio Pagliarani. Alcuni componimenti sono stati pubblicati su «Argonline» (clicca qui per leggere).
Mauro Barbetti, nato nel 1960 tra le colline marchigiane, ha all’attivo le raccolte in versi Primizie ed altro (La scuola di Pitagora 2011), Inventorio per liberandi sensi (Limina Mentis 2013), Versi laici (Arcipelago Itaca 2017) e Retro schermo (Tempra 2020). Alcuni suoi testi sono comparsi su «Poetarum Silva», «la Recherche» e «Versante Ripido». Ha tradotto dall’inglese John Berryman e Keith Douglas.