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I poeti della domenica #464: Lorenzo Calogero, Se leggera ti voglio

 

Se leggera ti voglio

Se leggera ti voglio non è mattina
che non si vede, non è sanguinante
col passo il tuo labbro
che si avvicina. Donde provenga
parvenza non vera dell’alba
gelida non so. Tuo è il suo orgoglio,
inquinato ricordo che più non si scorge
o l’esilio nel suo passato o uno spiraglio
nel vuoto, perché se non più si ama
e si spegne lentamente un uomo
non più io ti domando. A mezzanotte
livido è il tuo fianco. Sale a le stormenti
fronde di un albero o è rigido.
Serena e pura una gioia
si spande al tuo labbro.
Fredda e sicura l’imitazione
dell’immagine di lei, vivida
dentro un cristallo, nelle pieghe
della sua struttura una lacrima rade.

 


© da Come in dittici (1956), ora in Lorenzo Calogero, Poesie, a cura di Luigi Tassoni, Rubbettino Editore 1986, p. 30


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