Giardino d’inverno
Sono i disegni crudi dei rami
gli anni che mi ritrovano,
nuda d’ogni promessa.
Inaridito seme non germogli,
non t’illude amor di vita.
Cerchi nell’onda delle nevi,
nel ritmico sopore delle cose
il lampo vivo di due occhi fanciulli.
Li sigillò la neve
nel silenzio lungo degli anni.
Restano quei disegni
d’alberi desolati,
orme nere del tempo, a ricordare.
Forlì, 15 gennaio 1943