– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 5 gennaio 2020 da redazionepoetarum
Per dedica all’amico poeta, critico, lettore
Tra noi che vale, se ti mando in dono
questi miei versi, o tu parli di me,
che vale il ricordarci quanti sono
i debiti che abbiamo l’un con l’altro,
ogni dedica è scritta, e non ce n’è
di migliori, né un lascito più scaltro
di quel che scrisse il reciproco amore
del fare insieme, senza chieder conto
di nulla che a quell’opera maggiore
ch’era, non si sa come, amore insieme
operante, che gode del suo vivere,
e noi siam nulla, l’abolito seme…
È l’opera comune che ha valore,
dimenticami, guardami nel vero
di ciò che fai con lo spontaneo cuore
sempre in quel senso dov’è il più sincero
creder comune, fiamma di candele,
ex voto che favellano al mistero,
consumando il lucignolo e le pene
nel pensier generale, e qual si spegne
prima non conta, è la vita che tiene.
Categoria: Anna Maria Curci, I poeti della domenica, Letteratura italiana, novecento, poesia, poesia italiana, redazione, RubricheTag: Carlo Betocchi, I poeti della domenica, L'estate di San Martino, L'opera comune, Lo Specchio Mondadori, poesia, rubriche
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Il presente blog collettivo non è da ritenersi testata giornalistica, fondando la sua attività solo sulla libertà d’espressione creativa, che da sempre ha animato il progredire del pensiero universale.
L’ha ripubblicato su Matteo Mario Vecchio.
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