I.
Ho visto un angelo sul marcapiede
in mezzo a tante irrilevanti cose
come apparso all’improvviso
ma non come una sorpresa
o una cosa serbata
né come un enigma
apparso lì semplicemente
come in un’epifania
non di cosa violata.
IV.
Oltre il filo c’era il corpo
afflosciato sul marciapiede
solo un poco disteso
come fosse crollato già morto
e un poco raggomitolato
ma nient’affatto come un bambino
non aveva le mani giunte
non era in posizione fetale
piuttosto ocme una corda buttata a terra
senza nessuna memoria di forma
VIII.
Il corpo era nudo
senza resti o segni di indumenti
ma non nudo come un animale
e nemmeno come un verme
era nudo come una solitudine
come una cosa irrelazionata
a rischio di trasparenza
e senza il senso di nessuno stile
e sulla pelle aveva solo i gesti mossi
un lieve strato di polveri sottili
XIV.
Era un corpo senza storia
senza un segno di riconoscimento
nemmeno un capello sopra il cranio
dove aveva però delle firme
che qualcuno aveva apposto passando
forse per dargli un’appartenenza
un’identità o almeno un nome
o perché poteva convenire
firmare un corpo che da morto
portava il marchio in un altro mondo
XXIV.
Ho visto l’angelo e non avevo tempo
solo poco più di un istante
giusto per guardar la cosa
forse era morto solo
forse era stato assassinato
o forse si era suicidato
o era morto per mancanza di esistenza
quando infine aveva scoperto
che era morto il mondo
ma non lo avevano detto