
in te dormiva come un fibroma asciutto…
in te dormiva come un fibroma asciutto, come una magra tenia, un sogno;
ora pesta la ghiaia, ora scuolte la propria ombra; ora stride,
deglutisce, orina, avendo atteso da sempre il gusto
della camomilla, la temperatura della lepre, il rumore della grandine,
la forma del tetto, il colore della paglia:
. senza rimedio il tempo
si è rivolto verso i suoi giorni; la terra offre immagini confuse,
saprà riconoscere la capra, il contadino, il cannone?
non queste forbici veramente sperava, non questa pera,
quando tremava in quel tuo sacco di membrane opache

3 risposte a “I poeti della domenica #261: Edoardo Sanguineti, “in te dormiva come un fibroma asciutto…””
Aggiungo, per una possibile interpretazione del testo (dal feto al bambino?) queste note e segnalo un refuso “in quel tuo sacco di membrane opache”.
1. fibroma: neoplasia benigna. L’espressione, nel contesto
della lirica, potrebbe riferirsi a un feto nel grembo della
madre; ma, tenendo conto della poetica dell’autore, si tratta
solo di una possibile interpretazione.
2. tenia: detto anche “verme solitario”, è un parassita dell’intestino
la cui forma, a una delle due estremità, ricorda
una piccola testa umana con grandi occhi spalancati.
3. un sogno: l’espressione positiva, che si scontra in forte ossimoro
con magra tenia, potrebbe confermare l’interpretazione
precedentemente suggerita del soggetto del primo verso.
4. la temperatura della lepre: se ci si attiene all’interpretazione
del testo finora avanzata, l’espressione potrebbe riferirsi
a un caldo leprotto di pelouche che il bimbo, ora nato,
tiene stretto quando dorme.
5. senza rimedio… giorni: possibile metafora della nascita,
con riferimento all’ingresso nel tempo che regola il mondo
dei viventi.
6. saprà… cannone?: l’autore sembra domandarsi se il
bimbo saprà distinguere gli elementi positivi della vita (la
capra, il contadino sono simboli della campagna) da quelli
negativi (il cannone, emblema della guerra); l’espressione
potrebbe però anche riferirsi a figure o giocattoli mostrati
al piccolo.
7. non queste… pera: la possibile interpretazione conduce
a intendere il verso come un contrasto fra il mondo sognato
dal feto nel grembo materno e il mondo reale, costituito da
oggetti meno affascinanti (queste forbici […] questa pera).
8. quando tremava… opache: l’ultimo verso sembra confermare
la possibile ipotesi interpretativa avanzata precedentemente;
il sacco di membrane opache in cui il feto tremava
potrebbe, infatti, essere il sacco amniotico che avvolgeva
il figlio nel grembo materno, prima della nascita.
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refuso corretto, grazie (non ho scuse, se non il fatto che un veneziano anche quando copia non sente doppie).
ma grazie per questi spunti utili per ogni riflessione ulteriore.
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L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.
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