
Chi ti scolpì sapeva
la forma che può prendere
straziata
la materia di un bronzo.
Sapeva
come aggricciare nella figura
le pieghe e le piaghe
della tua resistenza.
Partigiana, portata poi
sulla riva dell’acqua
perché venisse la continua onda
a lambirti e
a rifarti viva.
Quale ragazza a Venezia sa
dove ora tu giaci?
Quale scuola le insegna
il tuo viatico?
Tu giaci eterna
nella città che fu
dei Sette Martiri
Eterna
e – forse – dimenticata.
© Luigia Rizzo Pagnin

2 risposte a “Luigia Rizzo Pagnin, Chi ti scolpì sapeva…”
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