– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 25 marzo 2018 da redazionepoetarum
Il pensiero m’insegue in questo borgo
cupo ove corre un vento d’altipiano
e il tuffo del rondone taglia il filo
sottile in lontananza dei monti.
Sono tra poco quarant’anni d’ansia,
d’uggia, d’ilarità improvvise, rapide
com’è rapida a marzo la ventata
che sparge luce e pioggia, son gli indugi,
lo strappo a mani tese dai miei cari,
dai miei luoghi, abitudini di anni
rotte a un tratto che devo ora comprendere.
L’albero di dolore scuote i rami…
Si sollevano gli anni alle mie spalle
a sciami. Non fu vano, è questa l’opera
che si compie ciascuno e tutti insieme
i vivi i morti, penetrare il mondo
opaco lungo vie chiare e cunicoli
fitti d’incontri effimeri e di perdite
o d’amore in amore o in uno solo
di padre in figlio fino a che sia limpido.
E detto questo posso incamminarmi
spedito tra l’eterna compresenza
del tutto nella vita nella morte,
sparire nella polvere o nel fuoco
se il fuoco oltre la fiamma dura ancora.
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© Mario Luzi, in Onore del vero, Venezia, Pozza, 1957
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Poesia scelta dal musicista Sergio Marchesini, che ringraziamo.
Categoria: Alessandra Trevisan, I poeti della domenica, Letteratura italiana, letture, novecento, poesia, poesia italiana, poetarumsilva, RubricheTag: 1957, mario luzi, nell'imminenza dei quarant'anni, Onore del vero, pozza, Sergio Marchesini
Il presente blog collettivo non è da ritenersi testata giornalistica, fondando la sua attività solo sulla libertà d’espressione creativa, che da sempre ha animato il progredire del pensiero universale.
L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.
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