SECONDA LETTERA DA BABILONIA
Queste capanne le lasceremo fra poco.
Le case nuove dove abiteremo
avranno i vecchi letti. I ragazzi hanno scritto
già i loro nomi sui muri di calce.
Qualche famiglia è già sotto la lampada
nelle cucine bianche, la radio accesa.
Sull’aria di Quest’altro anno a Gerusalemme,
le prime coppie sulla pista del bar.
Anche i morti non tornano più in sogno.
Chi ricordava confonde gli amici e i nemici.
Quando all’orfano dici: «ho conosciuto tuo padre»,
va via senza rispondere.
© da Franco Fortini, Una volta per sempre [1963], ora in Tutte le poesie, Mondadori, 2014
Una replica a “I poeti della domenica #246: Franco Fortini, Seconda lettera da Babilonia”
L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.
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