
Laura Liberale
da La disponibilità della nostra carne
(libro di prossima pubblicazione per Oedipus, collana Croma K, diretta da Ivan Schiavone)
E dunque lei muore
e un altro mistero s’ingrotta
di donna consanguinea
di stele che non aprì alfabeti.
Queste le femmine del tuo lignaggio.
Finisce in piaga
la carne che non rilasciò i segreti
e la consunzione non è che la punta
del vostro pauroso iceberg familiare.
*
La prima volta fu
per l’addio che febbraio
condensava sui vetri.
Le tue mani, implorava
e attecchiva in te.
La seconda, il fantoccio
dissestato a tuo uso
traboccava nel poco
che di te concedevi.
In entrambe ordinasti
tempesta su quel seme:
Vieni disastro, mieti.
*
Ancora stai chiedendo di nutrirla
di celebrare il rito della cura?
È un’ara questo tavolo, tu scava
due solchi, riempili di latte e acqua
zolle di terra innalza a far barriera
erigi il tumulo, l’orto racchiuso
liba nel sole che strina i contorni
nella misura della primavera.
© Laura Liberale
Una replica a “Laura Liberale, La disponibilità della nostra carne”
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