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Roberto Saporito – Mi ricordo gli anni Ottanta #2

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Roberto Saporito – Mi ricorda gli anni Ottanta #2  

(leggi anche la prima puntata)

Mi ricordo un altro video divertente: quello della canzone “One Step Beyond” dei Madness…

Mi ricordo che volevo diventare uno scrittore (e poi, con calma, con moltissima calma, ci sono riuscito)…

Mi ricordo il pop elettronico degli Orchestral Manoeuvres in the Dark…mi ricordo la loro bellissima “Enola Gay”…

Mi ricordo il video dove quattro giovanissimi e scanzonati Depeche Mode cantano l’irresistibile “Just can’t get enough”…

Mi ricordo un libro molto bello: “Scimmie” di Susan Minot…mi ricordo che il minimalismo letterario americano mi è sembrato una corrente letteraria finalmente “mia”…

Mi ricordo il video “patinato” ma suggestivo di “Save a prayer” dei Duran Duran:   una canzone altrettanto “patinata” ma suggestiva…

Mi ricordo un carnevale di Venezia dedicato a Corto Maltese…mi ricordo di essere andato a Venezia vestito da Corto Maltese (con tanto di basette vere fatte crescere per l’occasione) in treno (da Torino)…mi ricordo di essere stato vestito da Corto Maltese per due giorni interi (e relative notti)…due giorni interi di viaggi in treno e “peregrinazioni” per le strade di Venezia…mi ricordo che ero in compagnia di altri due miei amici, ma non mi ricordo assolutamente com’erano vestiti loro…

Mi ricordo un’altra canzone da “brividi”: “Bamboo Houses” di David Sylvian e Ryuichi Sakamoto…un’altra canzone che “staziona” nella parte alta delle mie canzoni più belle di tutti i tempi…

Mi ricordo, ancora, i Joy Division con una canzone che già allora ti prendeva alla gola e al contempo ti arpionava il cuore: “Love will tear us apart”…

Mi ricordo “Someone, Somewhere in Summertime” dei Simple Minds…mi ricordo che era il 1982…mi ricordo che “finalmente” potevo ballare…

Mi ricordo un concerto “rumorosissimo” dei Sonic Youth al Big Club di Torino…mi ricordo che alla fine del concerto ero sicuro di essere diventato sordo…mi ricordo che per una settimana questa convinzione rimase…

Mi ricordo di aver comprato al mercatino delle pulci di Parigi il disco “Drums and wires” degli XTC…mi ricordo sempre con piacere i dischi comprati in giro per il mondo…

Mi ricordo le Brigate Rosse…

Mi ricordo un’altra canzone irresistibile (e irresistibile video): “Mirror in the bathroom” dei Beat…Qualcuno se li ricorda?

Mi ricordo i Jesus and Mary Chain dell’imperdibile “Psychocandy”…mi ricordo una musica tipo un “muro di chitarre” ricoperto di miele, o qualcosa del genere…

Mi ricordo il disco “Faith” dei Cure…mi ricordo di averlo praticamente consumato a furia di ascoltarlo…mi ricordo che spesso mi sentivo come quel disco: “dark”…

Mi ricordo la strage alla stazione di Bologna…lo so, non è un bel ricordo, ma i ricordi sono lì che premono sul cervello per essere ricordati…non c’è niente da fare, i ricordi fanno quello che vogliono e io quello che posso…

Mi ricordo quando Pier Vittorio Tondelli faceva il “talent scout” alla ricerca di giovani scrittori italiani per la casa editrice Transeuropa (Il Lavoro Editoriale)…

Mi ricordo di aver comprato il disco “The Garden” di John Foxx in un mercatino delle pulci di Vienna (lo stesso dove ho comprato il disco “Vienna” degli Ultravox)…mi ricordo che mi sono sentito molto “decadente”, un po’ come la musica mitteleuropea ed elettronica di John Foxx…

Mi ricordo la splendida canzone degli Stranglers “La Folie”…anche quella canzone mi faceva sentire “decadente”…e ogni volta che la sento penso ad un concerto che gli Stranglers hanno tenuto a Nizza (Francia)…mi ricordo che quel concerto avrei voluto tanto vederlo, ma per un motivo o per l’altro, io quel concerto di Nizza non l’ho mai visto…Mi ricordo un “rimpianto”…

Mi ricordo una canzone geniale: “Mexican Radio” dei Wall of Voodoo…mi ricordo una sorta di scontro frontale tra Ennio Morricone e la musica elettronica, tra il vecchio west e la new wave…

Mi ricordo la tragedia di Ustica…mi ricordo che chi avrebbe dovuto “ricordarsene” faceva finta di niente…e continua a far finta di niente…

Mi ricordo la canzone “Song to the siren” di Tim Buckley interpretata dai This Mortal Coil…mi ricordo che il disco era stato pubblicato dalla 4 AD…una casa discografica che divenne mitica, una di quelle che raramente sbagliano un colpo…

Mi ricordo il dark veramente inquietante e “nero” e devastante e ammaliante dei Sisters of Mercy del disco “First and last and always”…inarrivabili…

Mi ricordo che avevo un cane, un pastore tedesco…mi ricordo quando me l’hanno avvelenato…mi ricordo che non ho mai più avuto un cane…

Mi ricordo la prima volta che ho visitato il cimitero Père Lachaise di Parigi…mi ricordo l’emozione di un luogo veramente particolare, unico…mi ricordo di esserci ritornato ogni volta che andavo a Parigi (praticamente ogni due anni)…

Mi ricordo la musica dei B-52’s…mi ricordo un ibrido memorabile tra  “favolosi anni Cinquanta” e elettronica da “tastierine giocattolo” assolutamente anni Ottanta…inimitabile…

Mi ricordo “Marquee Moon” dei Television…me li ricordo anche se il disco è del 1977…ma mi ricordo di aver ascoltato questo disco per buona parte degli anni Ottanta…la chitarra di Tom Verlaine se l’ascolti una volta non la dimentichi più…

Mi ricordo l’eleganza un po’ decadente e deliziosa degli indimenticabili Associates del compianto Billy McKenzie e della sua voce che poteva andare dove voleva (arrivandoci sempre in maniera sorprendente)…

Mi ricordo di aver mangiato il mio primo gulasch a Parigi (e non chiedetemi perché) e la mia prima sacher torte a Barcellona (buona come neanche a Vienna)…

Mi ricordo la canzone “Ant Music” degli Adam and the Ants…mi ricordo che il gruppo aveva due batteristi…

Mi ricordo che “l’integralismo musicale” era caratteristica di molti, compreso il sottoscritto: in pratica se eri un “ascoltatore” di Cabaret Voltaire o Clock DVA o Bauhaus o Clash o Throbbing Gristle, non potevi anche essere un “ascoltatore” di Grace Jones o Human League o Orchestral Manoeuvres in the Dark o Depeche Mode o Heaven 17…mi ricordo che quando ho capito che potevo ascoltare qualunque tipo di musica senza per questo “tradire” niente e nessuno, ho cominciato ha “godere” la musica in maniera ancora più totale…

Mi ricordo “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera…mi ricordo che ho cominciato a leggere i libri di Milan Kundera e ho smesso solo quando li ho letti tutti…mi ricordo che aspettavo (e aspetto ancora oggi) con vera ansia da “fan” l’uscita di un suo nuovo libro…

Mi ricordo un film (che voglio proprio rivedere, anche se negli anni l’ho rivisto innumerevoli volte) “Breakfast Club” e la sua canzone “manifesto” cantata dai Simple Minds “Don’t you (Forget about me)”…

Mi ricordo Nick Cave e le sue magiche canzoni malate e visionarie…e chi se lo dimentica più Nick Cave…

Mi ricordo che per qualche anno ho avuto un “Duetto” spider Alfaromeo nero (duemila!) col tettuccio beige…un’auto che beveva più di Charles Bukowski…e mi ricordo anche che subito dopo ho avuto una (mitica) Cinquecento beige col tettuccio nero…un’auto praticamente “astemia”…

Mi ricordo che consideravo i Japan come il gruppo new wave più importante e originale e inimitabile…lo penso ancora…non c’è più stato nessun gruppo come loro, non ho mai sentito dire “sembrano i Japan”, mentre sento ancora oggi (anzi oggi in modo particolare), quel nuovo gruppo “suona” come i Joy Division o i Cure o i Depeche Mode o i Television o i Blondie…nessuno somiglia ai Japan perché erano veramente unici…lo “stampo” Japan è morto con loro…

Mi ricordo la canzone “Killing an Arab” dei Cure (con la chitarra “cristallina”, e da quel giorno in poi imitatissima, di Robert Smith)…mi ricordo che quella canzone era ispirata al libro di Albert Camus “Lo straniero”…mi ricordo che grazie a quella canzone ho scoperto Albert Camus (e i suoi libri), l’esistenzialismo francese e in modo particolare Jean-Paul Sartre…mi ricordo che la “scoperta” di Sartre è stata una vera e propria folgorazione…mi ricordo due libri in particolare: “La nausea” e “Il muro”…mi ricordo che all’epoca imparavo più cose dalla musica che dalla scuola…

Mi ricordo che anche grazie ad un’altra canzone mi sono avvicinato alla letteratura: “Bela Lugosi’s Dead” dei Bauhaus (vera “icona” dark)…mi ricordo di aver “scoperto” grazie a loro Edgar Allan Poe e Charles Baudelaire e Bram Stoker…

Mi ricordo che alle superiori non andavo assolutamente d’accordo con la mia professoressa di inglese…mi ricordo che ero uno dei due suoi bersagli preferiti (l’altro per sua sfortuna veniva trattato ancora peggio di me)…mi ricordo che all’epoca scrivevo testi di canzoni direttamente in inglese (in pratica li “pensavo” in inglese) e che a scuola invece arrivavo a malapena alla sufficienza…mi ricordo che era diventato una sorta di gioco “perverso” il nostro: lei sapeva che io sapevo l’inglese, ma non come “voleva” lei…mi ricordo che un po’ l’ho odiata la mia professoressa di inglese…

Mi ricordo una delle prime “truffe” (o “bufale”, o gruppo nato a “tavolino”) della New Wave, i Bow Wow Wow, nati da una “costola” di Adam and the Ants…mi ricordo che dietro all’operazione “commerciale” c’era Malcolm McLaren (lo stesso che ha fatto diventare ricchi i Sex Pistols, ma almeno i Sex Pistols “erano” i Sex Pistols, e cioè l’inizio e la fine di un epoca velocissima e intensa di “rivoluzione musicale”, il Punk, quella che poi ha dato i natali al post-punk e alla New Wave e al dark)…mi ricordo, comunque, di averlo comprato il disco dei Bow Wow Wow…

Mi ricordo il libro “La stanza da bagno” dello scrittore francese Jean-Philippe Toussaint…mi ricordo quel libro come una alternativa europea al minimalismo letterario americano…

Mi ricordo il primo Salone del Libro di Torino…mi ricordo che non mi sembrava vero che ci fossero tanti libri tutti insieme nello stesso posto…mi ricordo che ho dovuto aspettare il 1996 per vedere un “mio” libro tra gli stand della Fiera del Libro di Torino: ma, come si dice, “meglio tardi che mai”…

Mi ricordo che, spesso, vivevo la musica a “scomparti stagni”, che so, per un certo periodo ascoltavo solo musica “inglese” o solo musica “americana” o solo musica “elettronica” o solo musica con le “chitarre” o solo gruppi con una cantante donna o solo gruppi senza donne…

Mi ricordo che la stessa cosa mi succedeva con i libri, che so, leggevo solo scrittori “francesi” o solo scrittori “americani” o solo scrittori “italiani” o solo scrittori “giovani” o solo scrittori “non giovani” o solo “romanzi di formazione” o solo “romanzi noir” o solo “romanzi ambientati in Francia” (!) …

Mi ricordo quando al cinema volevo vedere solo film con ambientazioni metropolitane: per intenderci dal geniale “Fuori orario” all’alternativo “Alphabet City” passando per il delizioso “Subway”…mi ricordo che mi piacevano molto i “paesaggi urbani”…

Mi ricordo che avevo una passione particolare per il gruppo americano dei Cars che realizzavano un pop-new-wave tutto loro, combinando perfettamente chitarre e tastiere…mi ricordo una serie di ottimi dischi, dal primo omonimo fino ad “Heartbeat City”…mi ricordo che realizzavano dei video molto eleganti…

Mi ricordo quando Vince Clarke ha abbandonato i Depeche Mode per formare un nuovo gruppo, gli Yazoo…mi ricordo che erano in due, Vince Clarke alle tastiere e la “enorme” (in tutti i sensi) Alison Moyet al canto…mi ricordo che Alison Moyet aveva una voce sublime…mi ricordo in particolare due canzoni “Don’t go” e “Only you”…mi ricordo di aver pensato che se dalle varie “defezioni” e scioglimenti di molti gruppi new wave i risultati fossero stati tutti di quel livello, c’era da “augurarsi” maggiori defezioni e scioglimenti…ma, purtroppo, non è stato così, se non in rarissimi casi…

Mi ricordo di aver scoperto la tequila bum bum nel film “Betty Blue” di Jean-Jacques Beineix…mi ricordo che nello stesso film ho “visto” il mio primo “chili con carne”…mi ricordo una Beatrice Dalle seducente ed intrigante e folle e tragica in “Betty Blue”…

Mi ricordo che in realtà il film “Betty Blue” si intitolava “37° 2 le matin” come l’omonimo (e altrettanto bello) libro dello scrittore francese Philippe Djian…mi ricordo con sommo rammarico il fatto che in Italia i libri di Philippe Djian (per anni) non li abbiano pubblicati…

Mi ricordo la prima volta che ho mangiato il “chili con carne” (buono e piccantissimo)…mi ricordo che è successo in un ristorante messicano di Nizza (Francia)…mi ricordo che il ristorante si chiamava (e si chiama tutt’ora) “Poco loco”…mi ricordo, anche, la quantità “industriale” di margarita (buonissimi) bevuti da “Poco loco” a Nizza…mi ricordo anche il mescal col “verme” che nuotava nella bottiglia…

Mi ricordo l’elegante Sade e il suo primo disco “Diamond life”…mi ricordo la sua voce sensuale supportata da una musica raffinata e “perfetta”…mi ricordo in modo particolare la canzone “Smooth operator”…mi ricordo con vero piacere Sade…

Mi ricordo la prima volta che sono andato a Barcellona…mi ricordo che lì avevano solo birra San Miguel…mi ricordo che io odiavo la birra San Miguel…mi ricordo che la seconda volta che sono andato a Barcellona ho trovato che la birra San Miguel non era poi così male…

Mi ricordo quando trascorrevo le mie estati al mare ad Albissola…mi ricordo che stavo al mare da giugno a settembre…mi ricordo che diventavo “nero” in maniera impressionante…mi ricordo che l’abbronzatura mi durava praticamente tutto l’inverno…

Mi ricordo un viaggio a New York…mi ricordo di aver girato in quei giorni sempre col naso all’insù…mi ricordo la vista mozzafiato dalle Twin Towers e quanto gli altri grattacieli apparissero “bassi” in confronto…mi ricordo il “negozio” coloratissimo di Keith Haring…mi ricordo il rigoroso MOMA, il suggestivo Guggenheim e il mitico (e enorme) Metropolitan (dove ho visto un quadro di Jackson Pollok incredibile)…mi ricordo di aver soggiornato al Paramount Hotel (sulla 46th street, all’incrocio con Broadway), hotel che la prestigiosa rivista Vanity Fair ha definito “l’unica vera attrazione della città”, l’hotel riprogettato e arredato da Philippe Stark, peccato che io sia stato al Paramount Hotel “prima” che Philippe Stark lo riprogetasse e arredasse, “prima” che diventasse l’indirizzo più “trendy” di New York, “prima” che venisse “restaurato” …mi ricordo un “ristorante” (tipicamente americano) Howard Johnson’s in Times Square dove ho bevuto uno dei margarita più buoni di tutti i tempi…mi ricordo gli hot-dogs al chili a Central Park…mi ricordo i tramonti intravisti in fondo alle “streets” verso il fiume Hudson…mi ricordo, una sera, la Quinta Strada deserta…mi ricordo di aver comprato un’audiocassetta dei R.E.M contenente solo due canzoni (una sorta di “45 giri” su cassetta, mai viste in Italia)…mi ricordo di aver comprato in una libreria il libro “From Rockaway” di Jill Eisenstadt, solo perché la “quarta di copertina” era firmata da Brett Easton Ellis…mi ricordo di non averlo mai letto quel libro…

© Roberto Saporito

(continua domenica prossima)

6 risposte a “Roberto Saporito – Mi ricordo gli anni Ottanta #2”

  1. mi ricordo che le persone ragionano a comparti stagni ma non ho memoria di Scomparti stagni, forse si usavano negli anni ’80 dei poseur…
    mi ricordo che un qualsiasi libro di grammatica di scuola media consiglia di lasciare uno spazio dopo i tre punti di sospensione… a meno che ci siano parentesi, virgolette, apici, punti interrogativi e punti esclamativi.

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