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La strada iniziata negli anni sessanta e finita dopo circa due decenni di lavori, spesso interrotti, è chiusa da diversi anni. Per arrivare alla galleria bisogna passare per una strada dissestata, in parte crollata nel corso degli ultimi mesi. La galleria è l’unico punto in ombra di tutta quella zona. Dentro, l’eco ripete ogni tua mossa. Tornando sotto il sole, percorri una strada asfaltata sulla quale è cresciuta l’erba, con molti dislivelli. Da lì Montalbano è poco distante. Dobbiamo prendere il pane e dei biscotti. Io dal finestrino guardo il panorama, le diverse tonalità di verde che si fanno scacchiera e penso a come spesso il sud si somiglia. Penso alla fragilità della terra, ai soprusi, alla dignità di un popolo che soffre in silenzio e alla complicità di uno stato che in silenzio resta.
© Marco Annicchiarico
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4 risposte a “Flashback 135 – Dislivelli”
mi è venuto in mente Joseph Beuys e il “suo” coyote.
Grazie.
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Grazie Ale, trovo molto interessante il tuo collegamento.
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Tutti posti del sud si somiglaino ed anche la gente,ma anche quelli del nord,forse dovremmo imparare a mnon fare più distinzioni.siamo tutti eguali come i paesaggi verdi e non.
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Poteva aggiungere che anche la musica è tutta uguale, i cugini di campagna come i beatles…
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