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Riviera-Boom
Continua a leggere: Riviera-BoomDi Apolae Tu sì la mé, ndundì, n’dë lë scurda’, sibilò tenendomi ferma dal gomito. Eravamo a passeggiare e il ripetitore sulle colline esplose come un dente di leone al vento, spargendo semi ferrosi di detriti su Pescara, metà Aprile o giù di lì, correva il periodo in cui l’ovatta dei pioppi suggeriva promesse…
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“Non so che ore fossero”, un racconto di Antonio Casto
Continua a leggere: “Non so che ore fossero”, un racconto di Antonio CastoOnestamente non credo di essere mai stato così disperato – senza un lavoro, senza soldi, senza amicizie, senza fantasia, con il corpo che cade a pezzi (ogni porzione è un dolore: la schiena è un dolore, le spalle un dolore, i nervi un dolore). Se sto fermo ne vengo risucchiato, se siedo sfioro la morte, se…
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Storie di un’altra storia: Sul tram (di Mauro Germani)
Continua a leggere: Storie di un’altra storia: Sul tram (di Mauro Germani)Il terzo racconto estratto dalla raccolta Storie di un’altra storia, di Mauro Germani, e che proponiamo oggi, si intitola Sul tram. Comincia con un mancamento: quante volte un episodio del genere innesca in noi quella sensazione terribile che porta naturalmente a dire ‘Mi sento morire’ e che ti mette nella claustrofobica condizione di percepire tutto…
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‘L’ultima notte’: un racconto di Omar Suboh
Continua a leggere: ‘L’ultima notte’: un racconto di Omar SubohL’Ultima Notte Una luna densa svettava su via delle Belle Arti. Un boato riecheggiò sotto i portici, di fianco a una scritta sul muro che recitava Merola ti veniamo a prendere!, si abbassò d’istinto, come per schivare un proiettile invisibile, e quando rialzò gli occhi verso l’alto non c’era più nessuno: Era lei!, ne sono…
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Omaggio a Umberto Piersanti con un brano tratto dalle sue ‘Anime Perse’
Continua a leggere: Omaggio a Umberto Piersanti con un brano tratto dalle sue ‘Anime Perse’Siamo tutti abituati a pensarlo poeta, ma Umberto Piersanti non è solo poeta. Ha al suo attivo diversi titoli in prosa, che nulla hanno da invidiare, come stile e profondità di temi, alle più note sillogi poetiche. Pubblichiamo oggi, giorno del suo ottantunesimo compleanno, un brano da Anime perse, un libro di racconti che non…
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Seminalis: un racconto che geme, di Melania Mieli
Continua a leggere: Seminalis: un racconto che geme, di Melania MieliQuando ho aperto la portiera dello scompartimento ho percepito che avessi un odore forte. E non mi è dispiaciuto. Vista la tua divisa, ho pensato che ti stessi portando in spalla una giornata lunga fatta di strade polverose, osterie piene di fumi e un poco di morte. Lo stesso io. Non mi scoraggio se ricevo sguardi insistenti, d’altra parte…
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Giovanna Amato, Tartaruga
Continua a leggere: Giovanna Amato, TartarugaPer Consuelo(chi altri?) Poi corrono tutti da Tartaruga, quando c’è di mezzo una losca faccenda.Ci si immaginerebbe, da Tartaruga, che stia quieta sulla sedia a dondolo in veranda, un po’ scomoda sulla convessità del guscio, la pipa in bocca, sonnecchiante su un libro che non riesce a finire. Sarebbe un contegno quantomeno rassicurante al…
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Tre racconti di Lorenzo Pisaneschi
Continua a leggere: Tre racconti di Lorenzo PisaneschiMillimetri Lui l’accolse giungendo le mani, come quando si prega, o si controlla sospettosi di non essere padroni di fastidiose asimmetrie, e lei gli sorrise distesa, inclinando leggermente il capo verso destra. Gli disse Roberto, che casa, Roberto, e fu lui allora a sorriderle zitto, tacendo un misto d’orgoglio e di angoscia. Le disse te…
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Una domenica inedita #23: Omar Suboh, Il fondo delle scale
Continua a leggere: Una domenica inedita #23: Omar Suboh, Il fondo delle scaleIl fondo delle scale. Era la prima volta che il vuoto non gli faceva paura. Si affacciò, timidamente, lungo la spirale delle scale del condominio, scorse rapidamente le decorazioni impresse nel corrimano in cui si aggrappava, e sputò. Un rivolo di bava calò dalle sue labbra e si infranse nella testa di una scultura collocata…
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Una vita nuova
Continua a leggere: Una vita nuovaL: «Vastià, ma gliel’hai già detto a tuo figlio?» S: «Che cosa?» L: «Come che cosa?», chiede mia madre in modo serio. M: «Che c’è Vastià? Che mi dovevi dire?» L: «Guarda che tanto prima o poi glielo devi dire.» S: «Ma cosa?», chiede mio padre perplesso. Io li guardo e inizio a pensare…