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Le cronache della Leda #29 – Il neon, la Luisa e Amelia Rosselli
Continua a leggere: Le cronache della Leda #29 – Il neon, la Luisa e Amelia RosselliLe cronache della Leda #29 – Il neon, la Luisa e Amelia Rosselli La Luisa si è sentita male in piena notte, un infarto. Me lo ha detto la Wanda telefonandomi all’alba. La Wanda, però, non se la sente di venire all’ospedale, quando ci entra, di solito, sviene. L’Adriana dice che non ce la fa…
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Mario Schiavone – Il segreto
Continua a leggere: Mario Schiavone – Il segretoMario Schiavone – Il segreto Non sono tanti i momenti che ho condiviso con mio padre, dopo la morte di mia madre era accaduto di vedersi ma non di stare assieme facendo cose che fanno un padre e un figlio. Lui sapeva di me più o meno quello che mi era accaduto…
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Le cronache della Leda #27: Primi segnali d’inverno, l’Adriana e Louise Glück
Continua a leggere: Le cronache della Leda #27: Primi segnali d’inverno, l’Adriana e Louise GlückLe cronache della Leda #27: Primi segnali d’inverno, l’Adriana e Louise Glück Per raccontare la mia America alle ragazze leggo loro delle cose, cose che mi sono portata via da lì, oggi ho letto questa poesia. The light has changed; middle C is tuned darker now. And the songs of morning sound over-rehearsed. –…
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Le cronache della Leda #26: Il tè, Saverio e Raboni
Continua a leggere: Le cronache della Leda #26: Il tè, Saverio e RaboniLe cronache della Leda #26: Il tè, Saverio e Raboni Starsene un pomeriggio, e poi una serata intera con le poesie di Raboni, smettere di leggere soltanto quando gli occhi non ce la fanno più e cominciano a bruciare. Ritornare indietro, aprire, uno per uno, i cassetti della memoria e lasciare che le…
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Le cronache della Leda #24 – Le cose al proprio posto
Continua a leggere: Le cronache della Leda #24 – Le cose al proprio postoIl pomeriggio, quando tornava dalle sue lezioni, Stefano mi portava a passeggiare lungo il Connecticut, che scorre a qualche chilometro di distanza da casa sua. Quello era il modo che aveva scelto per il nostro ipotetico riavvicinamento. Come se madre e figlio potessero mai veramente allontanarsi. Abbiamo passeggiato in riva al fiume tre, quattro pomeriggi alla settimana…
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Le cronache della Leda #23: Ritorno a casa
Continua a leggere: Le cronache della Leda #23: Ritorno a casaLe cronache della Leda #23: Ritorno a casa Ricordo solo di essermi svegliata seduta su una vecchia poltrona di velluto marrone. Una giovane donna tentava di porgermi un bicchiere d’acqua, mi diceva di avermi trovata priva di sensi davanti all’ingresso dell’associazione. A quel punto mi è tornato tutto in mente: stavo passeggiando per…
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Fernando Coratelli – Ritratti da spiaggia
Continua a leggere: Fernando Coratelli – Ritratti da spiaggiaRitratti da spiaggia La vecchia anoressica La vecchia anoressica ha un marito, una rivista, una sedia da mare, due coppe perfette di silicone all’altezza del petto ossuto e scheletrico. La vecchia anoressica vista di spalle potrebbe lasciare credere di essere una quarantenne, ma quando si gira e mostra il suo mento cadente, gli…
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Scogliera
Continua a leggere: ScoglieraCorriamo nel grigio cenere della polvere e il frinire di cicale non ancora morte. Il primo scavalca il cancello, seguito dagli altri. Maglie e costumi restano impigliati tra le sbarre o si strappano, mentre la pelle è graffiata dal filo spinato. Il sangue rapprende e coagula all’aria. Mezzogiorno è alto nel cielo, infuoca l’aria e…
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Martina Caschera – Pub
Continua a leggere: Martina Caschera – PubMartina Caschera – Pub Non c’era niente. Dal mio lato della strada solo asfalto lucido di pioggia fresca, luce da lampione e qualche neon di negozio chiuso che aveva investito su certe luminarie stanche l’estate precedente. La vecchia Punto, che sapevo bianca, doveva sembrare, agli occhi dei pochi passanti, un confetto pallido sulla…
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Le cronache della Leda #19: L’Adriana, Nebraska e il meteo
Continua a leggere: Le cronache della Leda #19: L’Adriana, Nebraska e il meteoLe cronache della Leda #19: L’Adriana, Nebraska e il meteo L’Adriana non dice mai veramente quello che fa. Non che nasconda qualcosa o che abbia chissà quale segreto, semplicemente non risponde mai alle domande completamente, omette sempre qualcosa, descrive parzialmente. Sembra quasi un retaggio da vecchia educazione, quando davvero ti insegnavano che certe cose…