– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 3 luglio 2021 da Anna Maria Curci
* Con il lapis raccoglie brevi annotazioni a margine su volumi di versi e invita alla lettura dell’intera raccolta a partire da un componimento individuato come particolarmente significativo.
(come si è scoperto
che non c’era
alcun fatto)
la sede biografica
dell’autodeterminazione linguistica
ronza nella sera tarda
attorno ai materiali
e alle varianti
pulsioni, verso più,
e altre
domande
se consapevolisci dritto dritto
la gratitudine come
attore linguistico
accenno a scelte
non espresse,
attraverso
il frammento riscosso
per linguaggio,
ma riemerse
(a)variate dalla memoria:
il ruolo dei colori e dei loro emblemi
(p. 38)
In un “blason des couleurs” per l’oggi scosso, strattonato, sezionato, quale è (…) Partitura su riga bianca di Martina Campi, le indicazioni di regia, tracciate lungo le sezioni di suono e silenzio, chiamate con i titoli Parti e Riga, esaltano la vocazione teatrale del bianco, il suo condensare, centrifugandoli, tutti i colori, così come il suo essere (drammatica) assenza di colore. Variazioni della memoria, a dispetto e al cospetto delle sue avarie, puntualmente e ritmicamente registrate, riemergono e generano, sorgente progressiva di consapevolezza, neologismi e, in senso più ampio, forme dell’autodeterminazione linguistica: riscossione del frammento come ri-conoscenza e riscatto. (Anna Maria Curci)
Categoria: Anna Maria Curci, poesia, poesia italiana, poesia italiana contemporanea, recensioni, RubricheTag: Anna Maria Curci, Arcipelago Itaca, Con il lapis, Francesco Balsamo, Martina Campi, Partitura su riga bianca, Poesia italiana contemporanea, rubriche, Sonia Caporossi
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