“Il sabato tedesco”, rubrica da me curata per Poetarum Silva, prende il nome da un racconto di Vittorio Sereni e si propone di raccogliere riflessioni, conversazioni, traduzioni intorno a testi letterari. La puntata di oggi, 27 marzo 2021, è dedicata a Marie von Ebner-Eschenbach (morta a Vienna poco più di 105 anni fa, il 12 marzo 1916), autrice di novelle, racconti – uno per tutti, degno di essere messo accanto a Rosso Malpelo e a Ciaula scopre la luna: La Spitzin – e romanzi, di una fiaba delicata e sicura nello stile come Krambambuli, di aforismi, parabole e poesie. Nella mia traduzione, propongo qui una sua poesia, Das Schiff, “La nave”, composta da tre coppie di versi in rima baciata. Il componimento riprende il topos letterario della nave per rovesciarlo con dolce ironia e pur con ferma intenzione anti-retorica. (Anna Maria Curci)

La nave
La nave rapida volando s’appresta
Per l’onde come vento di tempesta.
Dalla chiglia e dall’albero suona gioia completa:
“Ci accostiamo alla meta.”
Il timoniere parla in tono triste, e piano:
“In tondo veleggiamo.”
Marie von Ebner-Eschenbach
(traduzione di Anna Maria Curci)
Das Schiff
Das eilende Schiff, es kommt durch die Wogen
Wie Sturmwind geflogen.
Voll Jubel ertönt’s vom Mast und vom Kiele:
“Wir nahen dem Ziele.”
Der Fährmann am Steuer spricht traurig und leise:
“Wir segeln im Kreise.”