Per Gabriele. Poesie
I
Avrei voluto mi seguissi tra le ortiche,
tra piazze, ferrovie, tra le finestre
aperte sulle urla delle sagre.
Avresti detto che i miei angeli gattonano
e sottovoce raccontano di riti
antichi da città di mare.
II
Mi dicevi che un giorno avremmo visto
il mare rivelarci la stagione
delle favole, dei morti e delle birre.
Mi dicevi che un giorno avremmo visto
il mare: delle favole, dei morti
e delle birre avremmo riso ad alta voce.
III
Ed è vero che i segni si dilatano,
ostacoli alle cose, disperdono
i nostri nomi tra le voci di chi abbiamo
amato tra i rovesci e gli schiamazzi.
Sparse a terra, cenere e cartacce
indovinano le sagome dei morti.
Gabriele Galloni (1995-2020). Ha pubblicato le raccolte poetiche Slittamenti (Augh!, 2017), In che luce cadranno (RP, 2018), Creatura breve (Ensemble, 2018) e L’estate del mondo (Marco Saya, 2019). Ha pubblicato, inoltre, la raccolta di racconti Sonno giapponese (Italic Pequod, 2019). Ha co-diretto «Inverso. Giornale di poesia» e collaborato con la rivista «Pangea».
Mattia Tarantino è nato a Napoli nel 2001. Co-dirige «Inverso. Giornale di poesia»; collabora con «YAWP. Giornale di letterature e filosofie» e «Menabò. Quadrimestrale internazionale di cultura poetica e letteraria»; come traduttore con «Iris News. Rivista internazionale di poesia». Ha pubblicato Tra l’angelo e la sillaba (Terra d’ulivi, 2017), Fiori estinti (Terra d’ulivi, 2019) e tradotto Poema della fine (Terra d’ulivi, 2020) di Vasilisk Gnedov.
2 risposte a “Mattia Tarantino, Per Gabriele. Poesie”
Molto bella! Ricorda nel ritmo e nelle immagini certi passaggi di Dylan Thomas.
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Belle e commoventi…
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