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Hans Bender, Ritorno a casa

Hans Bender, Ritorno a casa

 

Oggi, 28 maggio 2020, ricorre il quinto anniversario della morte di Hans Bender (1919 – 2015), poeta e prosatore poco noto al pubblico italiano e sempre molto attivo e vivace sulla scena letteraria tedesca (diresse per molti anni la rivista “Akzente”). Lo ricordiamo oggi con la traduzione di una sua poesia del 1954, che affronta la tematica del reduce (Bender stesso fu prigioniero in Russia), ricorrente negli scritti dell’autore con significativa intenzionalità, anche con l’assunzione del rischio, da parte del poeta, di apparire inattuale in anni in cui altri da quella tematica avevano distolto lo sguardo. (la redazione)

Ritorno a casa

Nella casacca del nemico,
in scarpe troppo grandi,
in autunno,
su sentieri maculati di foglie
torni a casa.
I galli cantano
la tua gioia al vento,
ed esitanti bussano
le tue nocche
alla porta nuova,
muta.

Hans Bender, 1954
(traduzione di Anna Maria Curci)

Heimkehr

Im Rock des Feindes,
in zu großen Schuhen,
im Herbst,
auf blattgefleckten Wegen
gehst du heim.
Die Hähne krähen
deine Freude in den Wind,
und zögernd pocht
dein Knöchel
an die stumme,
neue Tür.


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