Mai la civetta mi cantò il destino
io rubo a mazzi i raggi di sole
per scaldarmi sottopelle i giorni bui
non ho visto il volto della nemica
la sento a fianco attratta dai miei passi
e non so quando
mi farà lo sgambetto e saranno musica
le note e le parole vuoti i cieli
senza presa e nuda la terra che amo
gli amati scagliati a immemore distanza
le afflizioni sedate i desideri
scomparsi in un rantolo di fiato
che appena appanna lo specchio sulle labbra.
Non chiamatemi a voi
lasciatemi il silenzio la grande quiete
. torno a torno.

