– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 15 dicembre 2019 da redazionepoetarum
Voeu
Ah! les oaristys! les premières maîtresses!
L’or des cheveux, l’azur des yeux, la fleur des chairs,
Et puis, parmi l’odeur des corps jeunes et chers,
La spontanéité craintive des caresses!
Sont-elles assez loin toutes ces allégresses
Et toutes ces candeurs! Hélas! toutes devers
Le printemps des regrets ont fui les noirs hivers
De mes ennuis, de mes dégoûts, de mes détresses!
Si que me voilà seul à présent, morne et seul,
Morne et désespéré, plus glacé qu’un aïeul,
Et tel qu’un orphelin pauvre sans soeur aînée.
Ô la femme à l’amour câlin et réchauffant,
Douce, pensive et brune, et jamais étonnée,
Et qui parfois vous baise au front, comme un enfant!
Desiderio
Ah, quegli appuntamenti! Ah, quelle prime amanti!
Ed i capelli d’oro, e gli occhi azzurri, e il fiore
delle carni. E i tocchi spontanei, timorosi,
avvolti negli odori dei bei giovani corpi!
Sono così lontani tutti questi piaceri,
tutti questi candori! Verso la primavera
dei rimpianti fuggirono tutti vis dagli oscuri
inverni della noia e del triste disgusto.
Eccomi solo, adesso, cupo e solo,
cupo e disperato, più gelido di un vecchio,
un povero orfanello senza sorelle più grandi.
Oh la donna che ama carezzevole e calda,
dolce, pensosa e bruna, mai stupita di niente,
e che a volte vi bacia in fronte, come un bimbo!
Categoria: I poeti della domenica, letteratura francese, poesia, redazione, Rubriche, TraduzioniTag: I poeti della domenica, Paul Verlaine, poesia, rubriche, Traduzioni
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