In occasione del 125° anniversario della nascita di Gertrud Kolmar, nata a Berlino il 10 dicembre 1894, morta ad Auschwitz nel 1943, pubblichiamo l’inizio della poesia “Die Dichterin” in una traduzione inedita. (la redazione)
La poetessa
Mi tieni tra le mani interamente.
Batte il mio cuore come di uccellino
Nel tuo pugno. Tu che leggi questo, fa’ attenzione;
Ché, vedi, sfogli una persona.
Ma se per te esso è fatto solo di cartone,
Di carta da stampa e colla, rimane allora muto,
E non ti coglie col suo grande sguardo,
Che da quei segni neri va indagando,
Ed è una cosa e di una cosa ha destino.
Gertrud Kolmar
(traduzione di Anna Maria Curci)
Die Dichterin
Du hältst mich in den Händen ganz und gar.
Mein Herz wie eines kleinen Vogels schlägt
In deiner Faust.Der du dies liest, gib acht;
Denn sieh, du blätterst einen Menschen um.
Doch ist es dir aus Pappe nur gemacht,
Aus Druckpapier und Leim, so bleibt es stumm
Und trifft dich nicht mit seinem großen Blick,
Der aus den schwarzen Zeichen suchend schaut,
Und ist ein Ding und hat ein Dinggeschick.