– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 26 agosto 2018 da redazionepoetarum
.
Per gli incolori
che non hanno canto
neppure il grido,
per chi solo transita
senza nemmeno raccontare il suo respiro,
per i dispersi nelle tane, nei meandri
dove non c’è segno, né nido,
per gli oscurati dal sole altrui,
per la polvere
di cui non si può dire la storia,
per i non nati mai
perché non furono riconosciuti,
per le parole perdute nell’ansia
per gli anni che nessuno canta
essendo solo desiderio spento,
per le grandi solitudini che si affollano
i sentieri persi
gli occhi chiusi
i reclusi nelle carceri d’ombra
per gli innominati,
i semplici deserti:
fiume senza bandiere senza sponde
eppure. eterno fiume dell’esistere.
.
in L’alta febbre del fare, Milano, Mondadori, 1994; anche epigrafe in Clara Sereni, Eppure, Mondadori, 1995 (volume da cui è tratto questo testo).
Categoria: I poeti della domenica, letture, novecento, poesia, poesia contemporanea, poesia italiana, poesia italiana contemporanea, RubricheTag: L'alta febbre del fare, Mondadori, Pietro Ingrao
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
Il presente blog collettivo non è da ritenersi testata giornalistica, fondando la sua attività solo sulla libertà d’espressione creativa, che da sempre ha animato il progredire del pensiero universale.
Scelse il partito stalinista e, in politica, ebbe il merito di fare grandi discorsi, affascinanti. Ma quegli stessi discorsi non approdarono mai a nulla. Tant’e’ che siamo ridotti così.
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ribloggato su Paolo Ottaviani's Weblog.
"Mi piace""Mi piace"