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Attendere il verde e attraversare il ponte, guardando il livello del mare e cercando di distinguere gli odori; depuratore oppure fiori, in base a come il vento incide l’aria. Sentire dei suoni lontani diventare voce, nella fretta di chi mette un piede dentro l’acqua e subito ritorna fuori, sputato dai pesci e dalle onde. L’acqua fredda è un tentativo di difesa, l’unico modo per lasciarci a riva. Arrivare in spiaggia e, dopo aver visto una lattina a galla che si finge morta, entrare nell’acqua, pensando di arrivare a nuoto fino all’isola più vicina. Sentire il proprio respiro farsi acqua, per la prima volta in questa stagione, mentre una vela lontana cerca di trovare la rotta prima che diventi troppo buio per rientrare. Il sole, sullo sfondo, diventa una palla rossa da nascondere tra le dita.
© Marco Annicchiarico
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2 risposte a “Flashback 135 – Respiro”
Quando il respiro si fa acqua tutto il resto è chiuso fuori.
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Oppure, resta solo chiuso dentro.
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