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La paura ferisce come un coltello arrugginito: l’esordio di Giulia Scomazzon (di Alice Pisu)
Continua a leggere: La paura ferisce come un coltello arrugginito: l’esordio di Giulia Scomazzon (di Alice Pisu)“Il passato non è morto; non è nemmeno passato. Ce ne stacchiamo e agiamo come se ci fosse estraneo” scrive Christa Wolf in Trama d’infanzia (trad. Anita Raja, edizioni e/o, 1992). Nella sua dolorosa rielaborazione del tempo, si relaziona a un trauma remoto osservando il rifiuto dell’espressione, il “disgusto della parola” che la spinge a…
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Meraviglia e orrore ai confini del noto: i ‘Cuori in piena’ di Alessio Torino (di Alice Pisu)
Continua a leggere: Meraviglia e orrore ai confini del noto: i ‘Cuori in piena’ di Alessio Torino (di Alice Pisu)Nella vasta produzione di Alessio Torino, dall’esordio con Undici decimi (Pequod) valso il Premio Bagutta Opera Prima, ai romanzi usciti per minimum fax Tetano (2011), Urbino, Nebraska (2013), Tina (2016), e per Mondadori Al centro del mondo (2020) e Cuori in piena (2023), l’adolescenza si rivela il terreno d’elezione per indagare l’incertezza, lo smarrimento, la necessità di…
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Come il Decameron, ma senza la peste: Estate caldissima, di Gabriella Dal Lago (di Alice Pisu)
Continua a leggere: Come il Decameron, ma senza la peste: Estate caldissima, di Gabriella Dal Lago (di Alice Pisu)“Siamo abituati a pensare che una casa abbia un dentro e un fuori. Ma una casa ha anche un in mezzo, ed è in questa porzione di spazio che avvengono i fatti che nessuno racconta”. Con Estate caldissima (66thand2nd) Gabriella Dal Lago ispeziona le intercapedini del noto a partire da una condizione di apparente leggerezza, il…
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Riempire di senso ogni spasmo: Come d’aria, Ada d’Adamo (di Annachiara Atzei)
Continua a leggere: Riempire di senso ogni spasmo: Come d’aria, Ada d’Adamo (di Annachiara Atzei)La bellezza può avere tante forme, manifestarsi in molti modi. Ada d’Adamo l’ha sempre desiderata, e ciò non è strano se si pensa che fin da piccolissima frequentava la scuola di danza e, in seguito, della danza ha fatto il nucleo delle sue passioni e del suo lavoro, indirizzando l’interesse alla grazia del gesto, alla precisione del dettaglio…
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Quando nulla rimane non resta che scriverne: Quinzinzinzili (di Giulia Bocchio)
Continua a leggere: Quando nulla rimane non resta che scriverne: Quinzinzinzili (di Giulia Bocchio)Sono ancora io? Cosa significa questo assemblaggio di sillabe? Niente. Più niente. Io non sono più io, sono un simbolo, il punto estremo dell’umanità, l’uomo finale, l’ultimo. È la prima volta che appare qui da noi in Italia Quinzinzinzili, inquietante e disilluso romanzo post apocalittico di Régis Messac, scritto e pubblicato nel 1935,…
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Infinite quest: Lavinia Mannelli, Mediaset e una bambola del sesso (una rubrica a cura di Giulia Bocchio)
Continua a leggere: Infinite quest: Lavinia Mannelli, Mediaset e una bambola del sesso (una rubrica a cura di Giulia Bocchio)Domanda e risposta: due entità complementari, eppure l’una genera l’altra, in un interscambio potenzialmente infinito, mai esausto, mai uguale a se stesso. La sintesi dell’incontro, il binomio preferito della conoscenza. E della curiosità. “Intervista” è solo il nome che ne racchiude l’atto e l’intenzione ma, in questa rubrica, protagonista sarà il dialogo – l’incontro – lo…
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Quel limbo tra infanzia e adolescenza: le ‘Piccole cose connesse al peccato’ di Lorena Spampinato (di Alice Pisu)
Continua a leggere: Quel limbo tra infanzia e adolescenza: le ‘Piccole cose connesse al peccato’ di Lorena Spampinato (di Alice Pisu)Con Piccole cose connesse al peccato (Feltrinelli) Lorena Spampinato torna a esplorare il limbo tra infanzia e adolescenza, a distanza di tre anni dall’uscita de Il silenzio dell’acciuga (Nutrimenti). Il romanzo si svolge nel tempo di un’estate. È il 1996. Annina, la giovane protagonista, lascia Catania per passare le vacanze nei pressi di Taormina con sua cugina Enza…
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L’albero e la vite, di Dola De Jong (a cura di Alice Pisu)
Continua a leggere: L’albero e la vite, di Dola De Jong (a cura di Alice Pisu)Il rilievo della pubblicazione per la prima volta in italiano de L’albero e la vite (trad. Laura Pignatti, postfazione Eva Cossée, La Nuova Frontiera) risiede nell’opportunità di scoprire una voce rivoluzionaria nella letteratura nederlandese del Novecento che nei primi anni Cinquanta ha scardinato i pregiudizi sulla narrazione dell’omosessualità con un irriverente e delicato manifesto di libertà identitaria. Ambientato…