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proSabato: La martora di Grazia Deledda. Racconto
Continua a leggere: proSabato: La martora di Grazia Deledda. RaccontoLa martora Un giovedì d’aprile il piccolo Minnai si svegliò pensando: oggi mi voglio proprio divertire, e balzò nudo dal dappiedi del lettuccio ove dormiva con la giovine zia. Nudo, magro, nero, con le costole frementi, i lunghi capelli rossicci arruffati intorno al visetto ovale, rassomigliava al piccolo San Giovanni lì del quadretto sopra il…
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I me medesimi n. 18: Paolo
Continua a leggere: I me medesimi n. 18: PaoloPaolo sale sull’autobus, si siede e apre il libro. Guarda fuori dal finestrino, sta per piovere. C’è un cielo nero. Va a cena da un amico e non aveva voglia di guidare. Prima della fine di questa serata prenderò l’acqua, pensa. Il bus è quasi vuoto. Un posto indietro, sull’altro lato, c’è una ragazzina. Le…
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Gli undici addii #3: “Ricevimento”, di Gianluca Wayne Palazzo
Continua a leggere: Gli undici addii #3: “Ricevimento”, di Gianluca Wayne PalazzoLa mandria aveva pascolato mansueta fuori dalla porta dell’aula finché aveva creduto che il tempo sarebbe stato sufficiente per dare ascolto a tutti – e questo è uno dei piccoli segreti che i genitori ignorano della scuola: il tempo di un ricevimento non basterà mai davvero per tutti, perché l’unico tempo sufficiente sarebbe un tempo…
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I me medesimi n. 17: Remigio
Continua a leggere: I me medesimi n. 17: RemigioDa casa esce alle sei. Un pacco di carte sotto al braccio. La moglie gli ha regalato un trolley ma lui non ha ancora avuto il tempo di aprirlo e riempirlo. Automobile, traffico. Detta nel viva voce un paio di lettere. Ascolta programmi radio del mattino. Suona il clacson forte ma senza cambiare espressione, né…
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proSabato: Goffredo Parise, Il ragazzo in nero. Racconto
Continua a leggere: proSabato: Goffredo Parise, Il ragazzo in nero. RaccontoIl ragazzo in nero La giornata era cenere come persistesse nell’aria la polvere dei bombardamenti di qualche giorno prima. Ma in quella polvere c’era qualche cosa di rosato uscito dallo sbriciolamento dei mattoni, questa invece preannunciava quanto doveva avvenire che era poi un corteo funebre. Già le nere divise di panno, di povero panno, con…
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Maria Giudice: nella storia e nella ‘memoria’ di Goliarda Sapienza
Continua a leggere: Maria Giudice: nella storia e nella ‘memoria’ di Goliarda SapienzaMaria Giudice è stata una figura cruciale per la storia del Novecento: socialista, tra le prime sindacaliste e proto-femministe italiane (ed europee), giornalista, attivista dall’eccezionale vitalità e dinamicità, Giudice era una ‘donna atipica’ per la sua contemporaneità, in grado di dedicare il proprio sé agli altri con innata generosità. La sua forza – politica e…
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I me medesimi n. 16: Italo
Continua a leggere: I me medesimi n. 16: ItaloAndiamo a fare gli auguri, andiamo. La gente è tutta al bar, passa a salutare. Oh, è Natale, non fare la merda. La gente è tutta lì. Siamo già al terzo negroni, dove cazzo eravate? A farvi le seghe? Dai, pigliatevi da bere che dobbiamo fare il brindisi. Buon Natale. Auguri. Viva la figa. Ah,…
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Voce di donna. Voce di Goliarda Sapienza a “Bologna in Lettere”
Continua a leggere: Voce di donna. Voce di Goliarda Sapienza a “Bologna in Lettere”Bologna in Lettere – Un Festival lungo un anno presenta Sabato 20 febbraio 2016 ore 18.00 Cassero LGBT Center Via Don Minzoni 18 – Bologna Cura e conduzione Alessandro Brusa “Voce di donna, voce di Goliarda Sapienza. Un racconto” Ideazione, realizzazione, interpretazione Anna Toscano, Fabio Michieli, Alessandra Trevisan Adattamento musicale Alessandra Trevisan Sito internet: https://boinlettere.wordpress.com/ Evento…
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I me medesimi n. 15: Saverio
Continua a leggere: I me medesimi n. 15: SaverioSaverio esce di casa. Si veste, stringe bene il nodo della cravatta, si fa un caffè e scende le scale. Puntuale Saverio, attraversa l’atrio del condominio sempre alla stessa ora. Stringe la valigetta e allaccia un bottone della giacca. Fa un cenno con la mano al custode, seduto dietro al vetro a leggere un giornale.…
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Giuseppe Merico: Prima viene la pioggia
Continua a leggere: Giuseppe Merico: Prima viene la pioggiaLa terra fuori è bella, bianca, verde e rossa ma dentro è di colore nero, più scura della morte. Walther Von Der Vogelweide I’m having trouble inside my skin, I try to keep my skeletons in. Slipped, The National Un bambino di nome Leo chiese a sua madre di non guardarlo – non erano nemmeno…