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Hirudo medicinalis – Un racconto di Francesca Gentile
Continua a leggere: Hirudo medicinalis – Un racconto di Francesca Gentile“Mi segua” dice alla donna. Le fa strada in un corridoio in polivinilcloruro, le stanze sono chiuse con chiavistello e lucchetto. Ne apre una accessibile. Al centro ci sono un lettino, una poltrona e una pianta. Nell’angolo: un tavolino con bacinelle reniformi, aghi, siringhe, ampolle e provette; accanto, una cassettiera. Lungo una parete c’è uno…
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Garcia – Un racconto di Omar Suboh
Continua a leggere: Garcia – Un racconto di Omar SubohIl fumo denso usciva dalla torre grigio-argentea della fabbrica dismessa, immersa in un paesaggio devastato, come alla fine di una guerra termonucleare. Si potevano scorgere le rovine di un mondo sommerso, nascoste dall’acqua di una pozzanghera dal colore verdastro, generato dai residui dell’inquinamento industriale protrattosi per secoli. Mi fermai attonito. Scorsi il cielo plumbeo cambiare…
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La Grande Mutazione – Un racconto di Omar Suboh
Continua a leggere: La Grande Mutazione – Un racconto di Omar SubohMi trovavo ad Atene: la culla del pensiero. Camminavo per le sue strade ricolme di persone dai tratti stanchi, i cui volti erano segnati irreversibilmente dalla fatica di vivere. Pensavo che la causa di tanto malessere fosse ascrivibile all’assenza di un fine nelle loro vite. Miliardi di parole spese per costruire l’architettura della filosofia e…
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Dicembre narrativo – A chiudere il cerchio un racconto di Danilo V Paris
Continua a leggere: Dicembre narrativo – A chiudere il cerchio un racconto di Danilo V ParisÕina, Arowë, thoothothopi: la casa e i nomi Di Danilo V Paris Da mesi ero frequentato dai Napëpë, perciò tutto era rimasto buio da quel momento, dall’incontro con le genti di Hayowari, trascinate dalle acque di Motu uri u e le immense distese di sabbia dove vive Remori. Anche le luci delle serre…
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Vuoto – Un racconto di Mauro Massari
Continua a leggere: Vuoto – Un racconto di Mauro MassariDi Mauro Massari Hai chiuso il rubinetto con la mano sinistra, mentre con la destra afferri l’asciugamano di colore blu, il tuo preferito, quello che pieghi sempre con più cura degli altri e lo passi piano sul viso. Spegni la luce del bagno appena in tempo per un ultimo sguardo allo specchio, la tua…
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Quando sarai grande – Un racconto di Elena Cirioni
Continua a leggere: Quando sarai grande – Un racconto di Elena CirioniDi Elena Cirioni In guerra un soldato può non lavarsi per giorni, mesi e portare gli stessi vestiti anche per un anno. Può avere i pidocchi, le piattole, le croste sotto le ascelle o tra le gambe, ma i piedi di un soldato in guerra devono essere sempre puliti. Tutto inizia da lì.…
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Dopo l’orizzonte il tempo ricomincia – Un racconto di Giorgio Castriota Skanderbegh
Continua a leggere: Dopo l’orizzonte il tempo ricomincia – Un racconto di Giorgio Castriota SkanderbeghDi Giorgio Castriota Skanderbegh Dall’angolo di tutti gli occhi che vivevano nelle vicinanze un bagliore grattava la sua impossibilità di locazione, accompagnato dal gracchio roccioso del carretto che sciarabballava cigolando; il ritmico mulo sudante collegato alle redini collegate a mani nodose connesse a spalle larghe sotto mandibola presente a chiusura della faccia e degli…
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Una storia inventata (di Alessandra Bravi)
Continua a leggere: Una storia inventata (di Alessandra Bravi)Lei Quante volte abbiamo fatto l’amore in questi mesi? Non siamo arrivati neanche a dieci. E non perché non volessimo, ma perché lo abbiamo fatto sempre da clandestini: prima nel tuo ufficio quando non c’era nessuno, poi in macchina con la scusa che andavi a buttare la spazzatura. In albergo dove ci hanno dato…
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L’estate dell’umanità periferica, giorno IV: Il monta cappuccino
Continua a leggere: L’estate dell’umanità periferica, giorno IV: Il monta cappuccinoTrentuno euro e cinquanta centesimi. Ada aggrotta la fronte, si sistema gli occhiali, racimola qualche spicciolo nella tasca della giacca a vento e allunga i soldi verso la commessa. Trenta euro è la sua quota spesa per la settimana. Ada guarda le solite cose sul rullo della cassa e rifà il conto: uova,…
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La monologa – Un racconto di Giacomo Cavaliere
Continua a leggere: La monologa – Un racconto di Giacomo CavaliereChiude le porte quando la supplico di spalancarle, quasi non sentisse, come se tapparsi le orecchie potesse davvero isolarla da una voce che proviene da dentro. Come un rutto. Ogni mese. Nessuno mi ha insegnato a parlare pulito, a modo, non è mio compito, ma non capirmi significa non accettare qualcosa che non è possibile contraddire a…