NEL SECOLO CHE HAI LASCIATO 1
su tutto il giardino neve
dilatata
silenzio armato nelle pupille
neve, tutta nel sangue
narici oltraggiate
bianco e nero
l’incedere violento
del battito cardiaco
si chiude su di sé
nella luminosa potenza
avviene l’incontro
seduti in cerchio bruciavano neve
nella carta stagnola, fiammella
venerata, laccio stretto coi denti
morte caduta nelle braccia
crivellate di colpi
presenza terribile nello sterno
degrada il terriccio
dietro le scale della villa
comunale, la metamorfosi
nella capra, la sola davvero scelta
PIAZZALE SENZA NOME
a U. B.
« …amore mio perché? Perché vuoi toccare il fondo?»
il silenzio delle lamiere nascose
l’assalto in una notte di febbraio
i denti sul braccio fino all’osso
la testa contro il finestrino
– tu sei niente, nessuno –
e non so quando
tutto il nascosto ci travolse
senza emettere un lamento
gelò la fronte il respiro
della cenere
la luce divora gli infermi
il tempo è una goccia d’inverno
divelta
brucia il cuore di carta
al grido inaudito
© Luigia Sorrentino, Piazzale senza nome (2017-2018), Pordononelegge – Samuele Editore 2021