– Nie wieder Zensur in der Kunst –
Pubblicato il 28 luglio 2021 da redazionepoetarum
Dopo il grande successo del Festival della Letteratura Verde il secondo momento letterario che da tre anni accompagna l’estate della provincia pordenonese: Panorami Poetici.
Nato dall’incontro della Samuele Editore con il Comune di Spilimbergo, per la direzione artistica di Alessandro Canzian e Roberto Rocchi, il festival viene ospitato quest’anno da Palazzo Tadea e nella sua straordinaria cornice vedrà succedersi poeti da tutta Italia per letture, presentazioni, dialoghi.
Alle 16.00 l’inaugurazione dell’Edizione 2021. Alle 16.30 la prima tornata di dialoghi e letture con Elisabetta Zambon, Fulvio Segato, Matteo Piergigli introdotti da Roberto Rocchi. Alle 17.00 Alessandro Canzian presenterà “L’antro siel del mondo” di Ivan Crico (pordenonelegge, 2019). Alle 17.30 Roberto Rocchi introdurrà Giovanni Fierro e Rossella Pretto. Alle 18.00 Rodolfo Zucco presenterà “Alter” di Christian Sinicco (Vydia Editore 2020). Alle 18.30 Alessandro Canzian introdurrà le letture di Beppe Cavatorta, Giuseppe Nava, con l’eccezionale partecipazione di Claudio Damiani. Alle 19 verrà presentato e leggeranno gli autori del contest Vetrine Poetiche. Alle 19.30 la chiusura del Festival con la performance poetica BIL in motion di Martina Campi, Mario Sboarina, Francesca Del Moro, Enzo Campi, Alessandro Brusa (Bologna in Lettere).
Novità di questa edizione è il contest Vetrine Poetiche. I negozi di Spilimbergo infatti verranno abbelliti dalle stampe delle poesie che Samuele Editore riceverà (per proporre la propria: redazione@samueleeditore.it) e che farà leggere ai rispettivi autori durante il Festival.
Una vera e propria festa, un incontro, all’insegna della parola e della poesia.
Categoria: comunicati stampa, eventi e reading, Festival, poesia, poesia contemporanea, redazioneTag: Alessandro Canzian, comunicato stampa, Panorami Poetici 2021, Poesia italiana contemporanea, samuele editore
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Il presente blog collettivo non è da ritenersi testata giornalistica, fondando la sua attività solo sulla libertà d’espressione creativa, che da sempre ha animato il progredire del pensiero universale.
Bisognerebbe dare voce a chi voce non ha. Ci sono tanti poeti che non avranno mai visibilità.
Dopo le esperienze poco confortanti che ho collezionato negli ambienti, ho deciso di interrompere la mia attività.
Nell’epoca del falso totale a nulla serve scrivere. Bene fece Rimbaud.
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